ATTUALITÀ - 11 ottobre 2025, 23:45

Velina Rossonera e Arcobaleno - La pasionaria azzurra che fa impallidire Charlie Hebdo

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo

C’è chi taglia nastri e chi taglia teste (metaforicamente, s’intende). E poi c’è Emily Rini, che taglia le distanze — e pure i toni. La pasionaria azzurra, madrina valdostana del verbo tajanista, ha riportato Forza Italia ai fasti d’un tempo con la grazia d’un tornado elegante: sorrisi smaltati, tacchi saldi e comunicati che sembrano scritti col cerchietto blu d’ordinanza.

Dicono che a Bruxelles Tajani le abbia mandato un messaggino di complimenti con emoji del tricolore e dell’aquilotto, e qualcuno giura d’aver visto comparire nel gruppo WhatsApp “Azzurri doc” l’icona di un prosecco virtuale. “Emily ce l’ha fatta”, avrebbe detto un dirigente romano, “ha ridato vita al partito dove ormai si sentiva solo l’eco del modem 56k”.

Alle Regionali, Forza Italia è rispuntata come un glicine dimenticato: 10,1% e tre consiglieri, numeri che in Valle mancavano dai tempi del Nokia con l’antenna. Alle Comunali, poi, il 12,5% ha consacrato il partito come il primo della coalizione di centrodestra ad Aosta. “E pensare che nel 1998 c’erano ancora le lire e la Tv analogica”, ha sospirato un veterano, lucidando la spilla azzurra.

Emily, nel frattempo, sorride: “Abbiamo fatto un lavoro di squadra”, dice, ma pare che in quella “squadra” la regista principale fosse proprio lei — microfono in mano, agenda piena e un savoir-faire che neanche Charlie Hebdo nei suoi giorni migliori. Anzi, il suo ufficio stampa, dicono, taglia le frasi con la stessa precisione con cui la satira francese taglia la realtà: senza pietà, ma con stile.

Ora resta da capire se l’ex presidente del Consiglio regionale, trasformata in capitana dei moderati con il turbo, saprà tenere insieme le anime di un partito che, in Valle, non è mai stato un condominio facile. “Se ci riesce Emily”, scherza qualcuno nei corridoi di Palazzo, “le diamo anche la delega ai miracoli laici”.

“En politique comme dans la satire, il faut savoir couper — mais jamais les ailes.”
(Nella politica, come nella satira, bisogna saper tagliare — ma mai le ali.)

Le Sentinelle del Tombino – alias Le Betoneghe