La congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, con sede centrale in via Nizza 20 a Torino, ha ospitato sabato 4 ottobre gli autori e i collaboratori del libro “Monti, specchio di luce”.
L’incontro si è svolto nella storica casa di San Salvario, la sede madre delle Figlie della Carità, la cui antica cappella diede il nome all’intero quartiere, quando tutt’attorno sorgevano soltanto prati e il castello del Valentino.
Da secoli le Figlie della Carità sono una presenza preziosa in città: accanto ai malati, alle persone sole, alle famiglie in difficoltà e, soprattutto, ai senza tetto. Ancora oggi, nella casa di via Nizza, le suore e i volontari vincenziani accolgono ogni giorno chi vive ai margini, offrendo sostegno materiale, ascolto e percorsi di rinascita.
La sede, dotata anche di una moderna sala conferenze, è divenuta un punto di riferimento culturale e spirituale. Molto del merito va a Suor Cristina, energica collaboratrice del Centro, che accoglie ogni ospite con disponibilità e calore umano. Grazie a lei, gli autori di “Monti, specchio di luce” si sono sentiti “a casa”.
A introdurre il primo autore, Lodovico Marchisio, è stata la psicologa Katia Di Stella, collaboratrice della congregazione e appassionata di montagna.
Conosce Marchisio da anni, avendo partecipato a molte sue escursioni quando era capo gita e accompagnatore del CAI. Lo ha ricordato come un uomo profondamente legato alla natura, impegnato nella difesa dell’ambiente e degli animali, e come già presidente della commissione CITAM PV Piemonte–Valle d’Aosta per due mandati consecutivi.
A seguire è intervenuta Gabriella Abrate, moglie del compianto professor Pierantonio Milone, a cui è dedicato un intero capitolo del libro. Milone, amico fraterno di Marchisio, è stato ricordato con affetto e gratitudine:
una figura di grande cultura e profonda fede, capace di ascoltare e di comprendere, dotato di rara sensibilità e di un’onestà intellettuale che ha lasciato un segno indelebile in chi l’ha conosciuto.
La giornata è proseguita con un secondo momento toccante, dedicato alla memoria della coautrice Laura Prunotto, che aveva potuto vedere pubblicata la sua “creatura di carta” prima di lasciare questa terra.
Il marito e amico Giorgio Bonino, coautore del libro, ha letto il testo della compianta — pubblicato nel volume a pagina 64 — e alcune sue poesie tratte sia da “Specchio di luce” sia da altre opere.
Nel corso dell’incontro, Lodovico Marchisio ha anche presentato i suoi due libri precedenti: “Guarigioni d’amore” e “Una vita parallela”, accompagnandoli con brevi filmati che raccontano come l’autore affronti la malattia di Parkinson trovando nella montagna una forma di equilibrio e di guarigione.
A impreziosire l’evento, la coautrice Roberta Maffiodo ha alternato momenti di recitazione a canti di montagna, culminando in un’esecuzione lirica di “Con te partirò” e nel brano contro la guerra “Dio del cielo, se fossi una colomba”, nella versione dedicata alla pace nel mondo.
Un pomeriggio di emozione, ricordi e condivisione, dove la spiritualità vincenziana si è fusa con la forza della parola, dell’arte e della montagna — specchio di luce, davvero, dell’anima di chi sale sempre più in alto.