ECONOMIA - 03 ottobre 2025, 20:42

Sanità, Nursing Up: “Emergenza infermieri riconosciuta, ora servono misure concrete”

Il sindacato guidato da Antonio De Palma accoglie positivamente il piano triennale del Governo con 27mila nuove assunzioni, ma avverte: “Sono insufficienti rispetto ai 175mila professionisti mancanti. Decisivo lo sblocco del vincolo di esclusività per valorizzare le risorse già presenti nel SSN”

Antonio De Palma

Il sindacato Nursing Up accoglie con spirito costruttivo l’annuncio del piano triennale predisposto dal Ministero della Salute nell’ambito della manovra economica, che prevede 27mila nuove assunzioni nel Servizio sanitario nazionale. Circa 2mila posti saranno destinati ai medici, mentre la parte restante andrà in larga misura agli infermieri, riconosciuti come emergenza numero uno del SSN.

Finalmente – sottolinea Antonio De Palma, presidente di Nursing Up – viene riconosciuto chiaramente che l’emergenza principale non riguarda i medici, ma gli infermieri. È un cambio di prospettiva politico e culturale che va dato atto al Ministro Orazio Schillaci di aver portato avanti, e per questo abbiamo chiesto un confronto. Tuttavia, le nuove assunzioni rappresentano una cifra insufficiente rispetto alla voragine che abbiamo di fronte: non mancano 70mila infermieri, come la politica si ostina ad affermare da tempo, ma ben 175mila, se applichiamo gli standard europei. Dove troveremo quasi 30mila professionisti disoccupati? E se anche ci fossero, quale impatto potrebbe avere l’assunzione di 27mila unità rispetto a un fabbisogno reale di 175mila?”.

Per finanziare il piano il Governo ha previsto 420 milioni nel 2026, 845 milioni nel 2027 e 1,6 miliardi a regime dal 2028. L’obiettivo è aumentare il personale sanitario dell’1,5% nel 2026, del 3% nel 2027 e del 6% nel 2028.

“Si tratta di una piccola ma significativa boccata di ossigeno – prosegue De Palma – che, se realizzata, rappresenterà un primo tentativo concreto contro l’emorragia di personale che da anni affligge il nostro SSN. Ma la voragine è enorme e non può essere colmata con misure parziali. Inoltre, quanto di queste risorse sarà davvero dedicato alla valorizzazione delle professioni? E in quale modo sarà attuata? Attendiamo risposte chiare”.

Il piano tocca anche il tema della valorizzazione del personale, con possibili aumenti dell’indennità di specificità e l’abolizione del vincolo di esclusività.

Su questo vogliamo essere chiari – aggiunge De Palma – Nursing Up porta avanti da anni la battaglia per la libera professione degli infermieri e delle ostetriche. Oggi è attuabile solo con deroghe temporanee. Va resa definitiva e senza vincoli, al pari dei medici, per tutti i professionisti sanitari ex legge 43/2006. È il momento di una svolta reale, non di promesse rinviate”.

“Accogliamo positivamente l’impegno del Ministro Schillaci – conclude De Palma – ma chiediamo che dalle intenzioni si passi finalmente ai fatti. Solo una strategia di lungo periodo, che includa assunzioni adeguate, incentivi concreti, prospettive di carriera reali e lo sblocco del vincolo di esclusività, potrà riportare l’Italia della sanità in linea con l’Europa e restituire dignità alla professione infermieristica e al nostro Servizio sanitario nazionale”.

j-p. sa.