ATTUALITÀ POLITICA - 24 settembre 2025, 11:26

L'OPINIONE DI STEFANO AGGRAVI: Golden Power e realtà dei fatti

Le dichiarazioni del senatore Maurizio Gasparri a margine del sopralluogo alla Cogne Acciai Speciali rappresentano l’occasione per approfondire un argomento che, da sempre, mi appassiona molto

Non me ne vogliamo i più, ma sostenere che l’attivazione del Golden Power sia “prova” di valorizzazione dell’azienda è una forzatura.

Il Golden Power non è uno strumento di promozione industriale, ma una misura difensiva, concepita per impedire acquisizioni o operazioni societarie che possano mettere a rischio asset strategici nazionali. Nel caso della Cogne, il Governo è intervenuto per valutare il passaggio di proprietà al gruppo taiwanese Walsin Lihwa: una procedura legittima, che testimonia l’importanza dell’azienda, ma che non equivale ad alcun sostegno concreto alla sua competitività.

È sempre un piacere vedere esponenti del Governo nazionale in visita in Valle d’Aosta e apprezzare l’attenzione rivolta al nostro territorio. Tuttavia, “trasformare” il Golden Power in un segnale di politica industriale significa spostare l’attenzione dai veri problemi. Il futuro della siderurgia di qualità dipende da fattori ben più concreti: costi energetici sostenibili, accesso a materie prime critiche, investimenti in innovazione e infrastrutture.

Il richiamo ai dazi americani o alla “diplomazia della crescita” suona suggestivo, ma resta vago. La competitività delle imprese non si gioca nei palazzi della politica estera, bensì nella capacità di produrre acciaio speciale a condizioni che reggano il confronto con i concorrenti internazionali.

Cogne Acciai Speciali resta un patrimonio industriale per la Valle d’Aosta e per l’Italia. Il Golden Power ne segnala la rilevanza strategica, ma non risolve i nodi strutturali che gravano sull’industria siderurgica.

Meno slogan, più sostanza: servono politiche industriali trasparenti e strumenti concreti. Tutto il resto è comunicazione.

Stefano Aggravi