Aosta continua a puntare sulla mobilità sostenibile. Nei giorni 15 e 16 settembre la circolazione lungo alcuni tratti della rete ciclabile cittadina subirà temporanee modifiche per consentire la posa dei nuovi contabiciclette, strumenti pensati per monitorare l’utilizzo quotidiano delle piste ciclabili e valutare l’efficacia delle politiche a favore delle due ruote.
Gli interventi rientrano nel progetto “Aosta in bicicletta”, finanziato con fondi europei e nazionali, che negli ultimi anni ha permesso di rafforzare la rete “Vélo c’è” con segnaletica dedicata, archetti antifurto, bikebox e velostazioni. Ora arriva anche il monitoraggio dei flussi ciclistici, indispensabile per misurare l’impatto delle nuove infrastrutture sulla mobilità urbana.
Il cantiere itinerante opererà in corso Battaglione Aosta, in via Festaz e in piazza della Repubblica, con brevi chiusure dei tratti interessati segnalate sul posto. «Si tratta di un accorgimento complementare alle soluzioni già adottate – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto – che ci consentirà di capire, nel medio-lungo periodo, quanto la mobilità ciclabile venga realmente utilizzata e come incida sulla domanda complessiva di trasporto urbano».
Un obiettivo che si inserisce nella strategia della Giunta Nuti, che negli ultimi anni ha dato nuovo impulso alla mobilità dolce, promuovendo il diritto a una città più vivibile e meno inquinata. «Aosta – aveva sottolineato il sindaco Gianni Nuti in più occasioni – deve diventare un laboratorio di sostenibilità, capace di offrire ai cittadini e ai visitatori alternative concrete all’uso dell’auto privata».
Ma il richiamo non riguarda solo il capoluogo. La sfida della mobilità ciclabile interessa infatti l’intera Plaine, dove si moltiplicano progetti e collegamenti pensati per dare continuità alla rete e incentivare l’uso della bicicletta anche per gli spostamenti quotidiani. Una scelta che guarda tanto alla salute dei cittadini quanto all’attrattività turistica del territorio.
Con i nuovi contabici, Aosta si dota quindi di uno strumento moderno che potrà fornire dati preziosi per pianificare il futuro. Perché la mobilità sostenibile non è più soltanto un’opzione: è la direzione verso cui la città pedala con decisione.