CRONACA - 04 settembre 2025, 08:00

Riscossione crediti tramite SMS?

Mai effettuare un pagamento senza aver ricevuto prima prova del debito!

Alcuni consumatori ci chiedono se sia regolare la procedura di richiesta di pagamento di un debito tramite un messaggio sul proprio cellulare da parte di un’azienda di recupero crediti.

Con questi messaggi gli utenti venivano invitati a chiamare un certo numero telefonico, indicando il numero del procedimento segnalato, per chiarire una non meglio precisata “questione amministrativa”.

Testualmente, il messaggio è il seguente:

“Gentile cliente, si richiede contatto al numero… per comunicazioni amministrative che la riguardano. Riferimento… Grazie”, seguito dal nome della società di recupero crediti.

In merito alla tutela del consumatore, l’intera vicenda è inaccettabile: le persone contattate non sanno né chi sia il creditore, né l’importo del presunto debito, e non possono nemmeno essere certe che il messaggio sia stato inviato al numero corretto. Inoltre, molti segnalano di non aver ricevuto in precedenza alcun sollecito scritto con richiesta di pagamento del presunto debito.

Alcuni consigli:

Non rispondete a tali richieste tramite SMS (o al telefono): questo tipo di messaggi acquisisce “validità legale” solo se si reagisce attivamente e si decide di contattare l’azienda indicata.

Se ricevete una lettera contenente una richiesta di pagamento più specifica, è bene verificare se l’importo richiesto sia effettivamente dovuto, prima di procedere a qualsiasi versamento. Considerate anche che i (presunti) debiti sono soggetti al termine di prescrizione, che varia a seconda del tipo di debito intimato.

Solo nel caso in cui l’intimazione vi pervenga tramite raccomandata oppure PEC, si è “costretti” a reagire: queste sono, infatti, notifiche valide dal punto di vista legale e possono comportare ulteriori conseguenze in caso di mancato pagamento, fino all’avvio di azioni giudiziarie da parte del creditore.

Anche una raccomandata non ritirata, inviata al vostro indirizzo valido e restituita al mittente dopo un periodo di giacenza presso l’ufficio postale, è considerata “consegnata” e ha piena validità legale. Il mancato ritiro non vi protegge da eventuali conseguenze giuridiche.

bruno albertinelli