Consiglio Valle Comuni - 28 agosto 2025, 12:00

A Valtournenche la ricostruzione è un lavoro di squadra

Protezione civile, Regione e Comune al lavoro: tra sicurezza immediata, progetti in corso e attesa del via libera nazionale per i fondi

Massimo Chatrian, vice sindaco di Valtournenche con delega ai lavori pubblici

La ferita del torrente continua a segnare il cuore di Valtournenche. I cittadini vedono ancora macerie, cantieri a metà e disagi quotidiani. Ma dietro le quinte, la macchina organizzativa avanza, con un percorso scandito da regole, procedure e verifiche obbligatorie. In caso di eventi calamitosi – come quello che ha colpito il paese – il coordinamento operativo spetta infatti alla Protezione civile, in stretto raccordo con la Regione e con gli uffici comunali, attraverso l’attivazione del COC (Centro Operativo Comunale). È una catena di responsabilità che non sostituisce il Comune, ma che obbliga tutti gli enti a lavorare insieme, in sinergia.

Gli interventi già messi in campo testimoniano l’urgenza e la delicatezza della situazione. Il più importante riguarda l’acquedotto di Anservigne: messo in sicurezza e ricostruito in tempi rapidi per scongiurare il rischio che, con l’inverno alle porte, Cervinia restasse senz’acqua, con danni pesantissimi per residenti e per l’intero comparto turistico. Oltre a questo, sono state adeguate le vasche di captazione e si è intervenuti sul tracciato dell’acquedotto, così da garantire stabilità e continuità del servizio.

Un altro tassello fondamentale è l’installazione in paese di un sistema di allarme per la pronta evacuazione, in caso di nuovi eventi. Un passo che risponde a un principio di prevenzione e sicurezza diretta della popolazione, frutto della collaborazione tra Protezione civile, Regione e Comune.

Parallelamente, si lavora alla fase di progettazione: i piani per la ricostruzione sono già stati predisposti, con il necessario corredo di pareri tecnici e autorizzazioni. Ora la documentazione è al vaglio della Protezione civile nazionale e del ministero, gli unici soggetti che possono dare il via libera definitivo e sbloccare i fondi. L’attesa si spiega anche con il fatto che, nell’ultimo anno, l’Italia intera è stata flagellata da calamità naturali: dalle alluvioni agli smottamenti, la lista delle emergenze è lunga e le richieste di finanziamento sono numerose.

Il Comune, dal canto suo, non si è sottratto alle proprie responsabilità. Gli amministratori hanno partecipato ai sopralluoghi, collaborato alla stesura dei progetti e incontrato direttamente gli operatori della via Bich, per illustrare il percorso e accogliere proposte migliorative. A breve, è previsto anche un nuovo incontro con la Regione per la presentazione di un cronoprogramma dei lavori.

“Dall’esterno non è facile comprendere la complessità di questa macchina – spiegano dall’amministrazione – ma ogni passaggio deve essere validato, ogni parere conforme. È l’unico modo per garantire interventi definitivi e mettere in sicurezza un territorio fragile come il nostro”.

Per i cittadini resta l’attesa, inevitabilmente carica di impazienza. Ma la regia istituzionale, assicurano Comune e Protezione civile, non ha mai smesso di operare. Valtournenche vuole ricostruire, e lo sta facendo con un lavoro di squadra che coinvolge ogni livello: locale, regionale e nazionale.

pi.mi.