Ci scrivono da Valtournenche: Dopo mesi di promesse, il centro del paese resta devastato. Il vicesindaco si vanta della gestione affidata alla Protezione civile, ma i cittadini si chiedono: a cosa serve allora l’amministrazione comunale?
“Scusa ehh?? Ma il centro del paese è ancora tutto disastrato sul torrente, ma come è possibile che il vicesindaco dica in giro che sta gestendo tutto la Protezione civile? Il Comune cosa serve?”. La voce di un lettore, con tanto di foto a corredo, fotografa meglio di ogni comunicato la situazione attuale: macerie, cantieri a metà e un disagio che continua a pesare sui residenti.
Il vicesindaco, con tono trionfalistico, racconta che è la Protezione civile a coordinare i lavori. Bene, ma non benissimo: perché se davvero tutto è in mano ai volontari e alle strutture straordinarie, allora viene da chiedersi quale sia il ruolo dell’amministrazione comunale. Solo tagliare nastri? Distribuire meriti altrui?
Il problema non è la Protezione civile – che lavora con dedizione – bensì l’assenza di una regia politica locale. Per i cittadini, resta l’impressione amara di un Comune che abdica al proprio dovere, scaricando responsabilità e problemi su altri. Un Comune fantasma che si limita a comunicati e passerelle, mentre la realtà quotidiana continua a gridare vendetta.
Nel frattempo, il torrente resta il simbolo del fallimento: più che di ricostruzione, si parla di immobilismo. E la domanda, pungente ma inevitabile, resta aperta: se a fare tutto è la Protezione civile, il Comune a cosa serve davvero?