CRONACA - 18 agosto 2025, 08:34

Incendio tra Saint-Denis e Verrayes, una notte di lotta e un’alba di speranza

Il fuoco rallenta ma non si arrende: professionisti e volontari, con l’aiuto degli elicotteri, continuano a proteggere case e comunità in Valle d’Aosta

L’alba di oggi, lunedì 18 agosto, ha trovato la montagna ancora avvolta dal fumo. Dopo una notte di lavoro incessante, il vasto incendio divampato ieri pomeriggio a Saint-Denis è ora confinato nel territorio di Verrayes, ma resta una ferita aperta che continua a bruciare.

Il dispositivo di soccorso, coordinato dall’Unità di Comando Locale, ha retto alla prova più dura: turni notturni, stanchezza e vento dispettoso non hanno fermato i professionisti e i volontari del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, insieme al Corpo forestale. Sul campo, come in una staffetta silenziosa, si sono alternati distaccamenti da tutta la regione, rinforzati nelle ore notturne dalle squadre di Quart, Aymavilles, Introd e Sarre.

All’alba, il cielo si è popolato di nuovo del ronzio degli elicotteri: due già operativi, con un terzo in arrivo, hanno ripreso a scaricare acqua dall’alto, mentre a terra autobotti e campagnole riforniscono la linea di contenimento. Nonostante l’impegno, il bilancio dei danni è già pesante: una stalla, fortunatamente vuota, è stata distrutta in località Les Plans d’Agné, così come un rudere a Le Gros Ollian.

La scena, vista da lontano, resta impressionante: colonne di fumo che si alzano in cielo, il bosco che arde e il suono delle pale e dei getti d’acqua che scandisce il ritmo di una battaglia contro un nemico invisibile e mutevole. Ma sul campo c’è una certezza: la professionalità e la dedizione di chi non arretra.

La comunità guarda a questi uomini e donne con riconoscenza: sono loro, con il volto annerito dal fumo e la voce roca dalla fatica, a impedire che il fuoco diventi tragedia. La montagna brucia, ma resiste: sorvegliata da chi la difende senza tregua.

pi/red