ATTUALITÀ - 03 agosto 2025, 09:45

Fedrelandet trionfa al Cervino CineMountain: vince l’Oscar della montagna

Alla XXVIII edizione del Cervino CineMountain, “Fedrelandet (Songs of Earth)” della norvegese Margreth Olin, coprodotto da Wim Wenders e Liv Ullmann, conquista il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée. Premi a opere da tutto il mondo, tra cui “Fiore mio” di Paolo Cognetti e il valdostano “Conigli al cimitero” di Filippo Maria Pontiggia

Fedrelandet

Si è conclusa con grande partecipazione la XXVIII edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale di cinema di montagna più alto d’Europa, svoltosi a Valtournenche. Con oltre 50 film selezionati da 73 Paesi e numerosi eventi, la manifestazione ha confermato la sua vocazione culturale e popolare.

A trionfare è stato “Fedrelandet (Songs of Earth)”, poetico documentario norvegese di Margreth Olin, con la produzione esecutiva di Wim Wenders e Liv Ullmann. Il film, definito una sinfonia spirituale con la Terra come protagonista, ha vinto il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, vero e proprio Oscar del cinema di montagna.

Tra gli altri premiati:

“Fiore mio” di Paolo Cognetti, vincitore ex aequo del CVALPS Award, presentato durante una serata-evento.

Il Premio Montagnes du Monde è andato a “Mountain of Gold” di Roland Edzard, ambientato in una miniera del Niger.

Menzione speciale per “Champions of the Golden Valley” (USA), che racconta l’Afghanistan attraverso lo sport.

Il Premio Montagne d’Italia a “Nella pelle del drago” di Katia Bernardi, sul rogo del Drago Vaia in Trentino.

Il miglior cortometraggio (Montagnes Tout Court) è “América” (Perù), storia di una bambina che sogna una bicicletta.

Il Premio Film Commission Vallée d’Aoste è andato al surreale “Conigli al cimitero” di Filippo Maria Pontiggia, tra ironia e riflessione ecologista.

Il Premio Sony per la miglior fotografia è stato assegnato a “Messengers” di Jeffrey Zablotny, viaggio tra telescopi sotterranei in Canada, Giappone e Antartide.

Tra gli eventi più seguiti: il confronto tra Federica Brignone, la madre Ninna Quario e il fratello Davide, l’incontro con Alex Bellini, e le attività per bambini con arrampicatori come Hervé Barmasse. Anche quest’anno, il Cervino CineMountain ha mostrato la montagna come spazio di racconto, ascolto, crisi e rinascita.

red/spe