M.Cervino - 01 agosto 2025, 09:45

Tra i pascoli e il cielo: la fede che unisce Clavalité

Sabato 2 agosto l’appuntamento al Santuario dedicato a San Domenico Savio: un rito che lega le comunità di Chamois e Valtournenche nella cornice spirituale e paesaggistica dell’alta montagna

Tra i silenzi dell’alta montagna e il verde vivo dei pascoli alpini, anche quest’anno si rinnova un rito semplice ma carico di significato: l’incontro al Santuario di Clavalité, dedicato a San Domenico Savio. Una tradizione che unisce le comunità di Chamois e Valtournenche, nel segno della fede, della cultura alpina e di quel senso di appartenenza che passa attraverso gesti condivisi, parole antiche e paesaggi che parlano al cuore.

L’appuntamento è per domenica mattina, alle ore 11, quando verrà celebrata la Santa Messa al piccolo santuario immerso nella vallata. Un momento di raccoglimento e spiritualità che diventa anche occasione di incontro tra le due popolazioni, le cui radici sono profondamente intrecciate con la montagna e con la devozione popolare.

La celebrazione, sentita e partecipata, è molto più che un evento religioso: è una festa della memoria collettiva, della fede che resiste e si rinnova nel tempo, dell’identità alpina che trova nella natura e nei luoghi sacri un punto di riferimento profondo.

Come da tradizione, dopo la Messa, i fedeli si ritroveranno per un momento conviviale all’aperto, in uno spirito di amicizia e condivisione che rafforza i legami tra le famiglie, tra generazioni, tra chi abita questi luoghi tutto l’anno e chi li raggiunge per riscoprire le proprie origini.

Il Santuario di Clavalité, incastonato in una cornice mozzafiato, non è solo una meta di pellegrinaggio: è un simbolo di continuità, di quel dialogo costante tra uomo e montagna, tra cultura e spiritualità, che fa parte dell’anima della Valle d’Aosta.

je.fe.