Che la stagione fosse cominciata con il piede sbagliato lo si era capito già dai primi muggiti preoccupati. Ora, però, alla lista degli eventi annullati a causa della Dermatite Nodulare Contagiosa (la famigerata LSD bovina), si aggiunge anche il più agile, coraggioso e spesso testardo dei concorsi zootecnici valdostani: la Batailles des Chèvres. Eh sì, pure le capre finiscono ko, e non per un colpo di corna.
Lo ha comunicato ufficialmente l’Association Régionale Batailles des Chèvres con un comunicato stampa che ha il sapore amaro della prudenza: “viste le direttive dell’Assessorato alla Sanità, e per limitare l’eventuale propagazione dei vettori della malattia, le eliminatorie in calendario vengono temporaneamente sospese”. Tradotto: niente scaramucce caprine per un po’.
Certo, si dirà, la malattia colpisce i bovini, non le capre. Ma in tempi di virus che viaggiano veloci, zanzare che non fanno distinzioni di specie, e allevamenti che spesso convivono negli stessi prati, meglio non rischiare. L’obiettivo è proteggere il patrimonio bovino attraverso la campagna vaccinale, che – promette il Direttivo – partirà a breve e sarà la chiave per riprendere le attività.
Quando? Non è dato sapere. Ma appena il “livello di protezione” sarà considerato sufficiente, si tornerà a incornarsi come da tradizione.
Nel frattempo, le regine delle cime si godranno una vacanza forzata, senza ring, senza applausi, ma magari con un po’ più di fieno e meno stress. E forse, chissà, si staranno chiedendo: “Ma noi, che c’entriamo?”
In attesa del ritorno delle capre guerriere, ci accontentiamo delle battaglie politiche. Quelle, purtroppo, non si sospendono mai.