La Chiesa celebra San Pietro Crisologo Vescovo e dottore della Chiesa
Nel 433 venne consacrato vescovo di Ravenna, dal Papa in persona, Sisto III. Il soprannome di Pietro è «Crisologo», che significa «dalle parole d'oro». La sua identità di uomo e di vescovo viene fuori chiaramente dai documenti che possediamo, circa 180 sermoni. E' lì che troviamo veramente lui, con una cultura apprezzabile in quei tempi e tra quelle vicende, e soprattutto col suo calore umano e con lo schietto vigore della sua fede. Ravenna ai tempi di Pietro è una città crocevia di problemi e di incontri. Dall'Oriente lo consulta l' archimandrita Eutiche, in conflitto dottrinale col patriarca di Costantinopoli e con gran parte del clero circa le due nature in Gesù Cristo. Il vescovo di Ravenna gli risponde rimandandolo alla decisione del Papa (che ora è Leone I) «per mezzo del quale il beato Pietro continua a insegnare, a coloro che la cercano, la verità della fede». Una rigorosa indicazione, espressa sempre con linguaggio amico, con voce cordiale.
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“Il Giubileo è un tempo di misericordia, di conversione e di rinnovamento spirituale, un’occasione per avvicinarsi a Dio con cuore sincero.” (Papa Leone XIV)
Questa frase di Papa Leone XIII sul Giubileo sottolinea un concetto che va oltre la dimensione religiosa: è un invito a prendersi del tempo per riflettere, fare il punto e rinnovarsi. In un mondo sempre frenetico, trovare momenti per rallentare e rimettersi in carreggiata è fondamentale, sia sul piano personale che collettivo.