CRONACA - 25 luglio 2025, 12:16

Alta Valle del Lys, cantieri contro il rischio

Sopralluogo dell’assessore Sapinet a Gressoney-Saint-Jean: “Messa in sicurezza essenziale per la vita della comunità”

C’è una Valle che non aspetta che sia troppo tardi. È l’Alta Valle del Lys, dove oggi — venerdì 25 luglio — l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Davide Sapinet, ha effettuato un sopralluogo tecnico insieme al sindaco di Gressoney-Saint-Jean e ai funzionari dell’Assessorato. Due i cantieri al centro dell’ispezione: Steischlag (Piana di Dresal) e Pont Sec, entrambi nel comune gressonaro, entrambi strategici per la messa in sicurezza del territorio.

«Queste opere non sono semplici interventi infrastrutturali — ha dichiarato Sapinet — ma azioni concrete che parlano di protezione, di attenzione al territorio, di futuro per le comunità alpine.» Il riferimento è chiaro: a Steischlag, i lavori puntano a mitigare il rischio di caduta massi lungo la Strada regionale n. 44 della Valle del Lys, con un sistema di protezione passiva attraverso rilevati paramassi, per un investimento complessivo di 2 milioni e 81 mila euro, tutti finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

L’assessore, nella foto, ha parlato senza giri di parole: «Le nostre montagne sono un patrimonio da vivere, non da temere. Per questo garantire l’accessibilità e la sicurezza è una priorità assoluta.» Un messaggio che si traduce in cantieri operativi, cronoprogrammi rispettati e nuove fasi già in partenza: il secondo lotto di Steischlag (altri 885 mila euro) è stato consegnato e partirà a breve, così come la posa di barriere paramassi in zona Villa Margherita per ulteriori 476 mila euro.

Altrettanto decisivo l’intervento in località Pont Sec Inferiore, dove si sta realizzando un nuovo ponte ad arco, completando le arginature e le infrastrutture connesse lungo il torrente Lys, più volte esondato negli ultimi anni. «Qui non si tratta solo di opere visibili, ma di mettere in sicurezza case, strade, persone. I cambiamenti climatici rendono ogni ritardo un rischio», ha sottolineato Sapinet, ricordando che l’intervento — dal valore complessivo di 2 milioni e 625 mila euro, cofinanziato per 1,286 milioni dalla Protezione civile nazionale — prevede anche nuove reti tecnologiche e una fermata bus lungo la regionale.

I lavori stanno rispettando il calendario: sono già state completate le arginature, la platea e le spalle del ponte, mentre è in corso la posa delle opere provvisionali per l’impalcato. Tutto questo, nel cuore di un territorio che unisce bellezza e fragilità.

Sapinet ha concluso con una riflessione chiara: «La sicurezza non è una scelta, ma un dovere. E la cura del territorio è la nostra forma più concreta di rispetto verso chi vive in montagna e sceglie di restarci.»

Un messaggio che fa eco alle parole del sindaco di Gressoney-Saint-Jean, presente al sopralluogo, che ha espresso grande soddisfazione per opere “rilevanti e fondamentali”, capaci di rispondere non solo a un’esigenza tecnica, ma anche alla domanda silenziosa di chi ogni giorno vive in quota e guarda alle istituzioni con fiducia.

Per una volta, la risposta è arrivata con mezzi meccanici, reti d’acciaio e calcestruzzo. Ma soprattutto con una visione che non aspetta la prossima alluvione per agire.

pi.mi.