Un nuovo volto che è anche un nuovo senso. A Charvensod non si costruisce solo per rifare o abbellire: si interviene per restituire valore, memoria e appartenenza. L’area Fossaz, porta d’ingresso al Capoluogo, cambierà radicalmente aspetto grazie a un progetto che coniuga architettura sostenibile, paesaggio e rispetto per la storia.
L’idea progettuale scelta dall’Amministrazione comunale, firmata dallo studio di architettura bioclimatica “EcoArchitettare”, si propone di trasformare uno spiazzo anonimo in un luogo che parli alla comunità, che accolga residenti e visitatori, che racconti la tragedia e il coraggio.
Al centro dell’intervento, la valorizzazione del Monumento dedicato a Giuseppe Donzel, Ives Pellissier e Luigi Vazier, fucilati il 28 aprile 1944. Una ferita ancora viva nella memoria collettiva, che oggi trova nuova forma attraverso la risistemazione degli spazi, la creazione di aiuole e sedute, il rifacimento della pavimentazione, la realizzazione di un belvedere panoramico e l’installazione di un’opera d’arte che renda eterno il ricordo.
Una scelta coraggiosa e sensibile, che merita l’encomio e la condivisione dell’intera comunità valdostana.
“Partiamo dall’area che apre le porte al Capoluogo – ha spiegato l’Assessore ai Lavori pubblici Aurelio Lucianaz – oggi spiazzo anonimo nel quale il Monumento non è sufficientemente messo in risalto. L’idea progettuale che abbiamo scelto coniuga la storia con una migliore funzionalità e dà la possibilità di sostare per godere della splendida vista sul Grand Combin e sulla piana di Aosta, offrendo al contempo degli elementi di riflessione che partono dalla tragica fine di Donzel, Pellissier e Vazier”.
Non si tratta solo di riqualificazione urbana: qui si parla di identità e di visione. Dopo aver sistemato le principali vie d’accesso al Comune – da e per Aosta, Gressan e Pollein – l’Amministrazione guidata dal Sindaco Ronc si spinge oltre, inaugurando un ciclo di interventi pensati per le frazioni. Un atto di attenzione concreta e coerente, che riconosce il valore dei luoghi “minori” come portatori di memoria e comunità.
L’intervento prevede anche posti auto, colonnine di ricarica elettrica, e una cura progettuale attenta all’impatto ambientale. Un modo per coniugare tradizione e innovazione, bellezza e servizio.
La macchina amministrativa è già in moto. Dopo le necessarie fasi burocratiche, l’appalto dovrebbe partire entro fine anno, con l’obiettivo di avviare i lavori nei primi mesi del 2026.
Un’opera che non è solo un intervento di arredo urbano, ma un gesto pubblico di riconoscimento verso chi ha sacrificato la vita per la libertà, e insieme un invito ad abitare meglio il presente.
Per questo, oggi, l’iniziativa dell’Amministrazione di Charvensod non solo si applaude. Si condivide. Con orgoglio.