In un tempo in cui la cultura rischia spesso di essere marginalizzata, è raro e prezioso vedere un’amministrazione pubblica impegnarsi in modo concreto e continuativo per sostenerla. È questo il riconoscimento che il SIL – Sindacato Librai Italiani, sezione Valle d’Aosta, rivolge alla Giunta comunale di Aosta per il lavoro svolto negli ultimi anni a favore della promozione della lettura, del libro e delle librerie indipendenti.
«In un momento in cui investire in cultura è una scelta coraggiosa, l’Amministrazione comunale ha saputo distinguersi per sensibilità e visione», afferma Romaine Pernettaz, referente regionale del SIL. «Non parliamo solo di dichiarazioni d’intenti, ma di azioni concrete che hanno avuto ricadute positive per l’intera comunità».
Il rapporto tra il SIL e l’Amministrazione è stato caratterizzato da un dialogo costante e da una volontà condivisa di costruire iniziative che mettessero al centro il libro come strumento di crescita civile. Festival letterari, spazi pubblici dedicati alla lettura, attività con le scuole e sostegno diretto alle librerie locali sono solo alcune delle azioni promosse e sostenute.
«Quello che abbiamo visto in questi anni – prosegue Pernettaz – è la capacità di riconoscere il valore culturale, sociale e anche economico delle librerie indipendenti. Un riconoscimento che non è mai stato solo formale, ma che si è tradotto in progetti e iniziative reali».
Il SIL ringrazia in particolare il sindaco Gianni Nuti e gli assessori Samuele Tedesco, con delega alla Cultura, e Giovanna Forcellati, per l’attenzione, la disponibilità e l’ascolto dimostrati. «L’assessore Tedesco ha mostrato una sensibilità autentica nei confronti del nostro lavoro – sottolinea Pernettaz – e una visione lungimirante del ruolo che la cultura può avere nella vita di una comunità».
Il bilancio che il SIL traccia di questa collaborazione è positivo e guarda al futuro con fiducia. «Siamo grate e grati per la considerazione ricevuta. Speriamo che questo percorso possa continuare, perché quando le istituzioni credono nei libri e nella lettura, creano cittadinanza, senso critico e coesione sociale», conclude Pernettaz.