ECONOMIA - 17 luglio 2025, 13:32

A giugno costo vita aumentato dell’1,7%. Carrello della spesa a più 2,8%

Su base annua, l’inflazione su prodotti alimentari e bevande analcoliche è del 3,5%, superata solo dall’andamento dei prezzi di servizi ricettivi e di ristorazione (più 3,6%). L’inflazione è al 3,1% sull’Istruzione

L’inflazione a giugno aumenta dello 0,2% su maggio e dell’1,7% rispetto a giugno 2024 (dal +1,6% registrato nel mese precedente), confermando la stima preliminare dell’Istat. Nello stesso mese aumenta anche il tasso di crescita dei prezzi del carrello della spesa, che passa da +2,7% a +2,8%.

Su base annua, l’inflazione sui prodotti alimentari e bevande analcoliche è del +3,5%, superata solo dall’andamento dei servizi ricettivi e di ristorazione (+3,6%). L’inflazione sull’istruzione è pari al +3,1%.

L’Istat spiega che la dinamica tendenziale dell’inflazione risente soprattutto:

dell’accelerazione dei Beni alimentari non lavorati (da +3,5% a +4,2%),

dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,6% a +2,9%),

dell’attenuarsi della flessione dei Beni durevoli (da -1,1% a -0,8%).

Sono invece in flessione i Beni energetici regolamentati, che passano da +29,3% a +22,6%.

Rispetto al mese di maggio, l’inflazione è trainata soprattutto da:

Servizi relativi ai trasporti: +1,1%

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: +0,9%

Beni alimentari lavorati: +0,3%

Servizi relativi all’abitazione: +0,3%

“A giugno 2025 l’inflazione sale leggermente, portandosi all’1,7% (dal +1,6% di maggio), soprattutto per effetto dell’accelerazione tendenziale dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (+4,2%, da +3,5%)”, commenta l’Istat.

I rincari continui nel carrello della spesa alimentare portano una famiglia con due figli a spendere in media 320 euro in più l’anno, solo per i prodotti alimentari.

I dati diffusi dall’Istat testimoniano un aumento dell’inflazione dell’1,7% su base annua, ma con numeri ben più alti su:

Carrello della spesa: +2,8%

Prodotti alimentari: +3,5%

Il trend al rialzo, già iniziato a maggio, è legato in parte all’avvio della stagione turistica. Alcuni esempi significativi:

Categoria

Variazione annua

Voli nazionali

+38,7%

Tariffe dei traghetti

+19,6%

Servizi ricreativi e sportivi

+7,7%

Pacchetti vacanza nazionali

+8,7%

Alberghi

+2,9%

Villaggi vacanza

+3,6%

Case vacanza, B&B e strutture ricettive simili

+5,9%

Musei e monumenti storici

+4,0%

Ristoranti

+3,0%

Bar e gelaterie

+3,8%

A parte la scorrettezza degli aumenti applicati proprio all’inizio delle ferie estive, preoccupa il continuo rialzo delle spese obbligate, come alimentari e carrello della spesa. Si tratta di aumenti mensili apparentemente contenuti, ma che una volta sommati nell’arco dell’anno si traducono in una stangata, soprattutto per le famiglie meno abbienti.

E si tratta di spese non rinviabili, su cui è difficile risparmiare. Un peso crescente, mese dopo mese, che incide sulla qualità della vita, erodendo i risparmi e minando la fiducia.

Bruno Albertinelli