Una Valle d’Aosta più attenta ai bisogni delle famiglie e dei più piccoli. È questo lo spirito che anima il Piano d’azione annuale 2025 per i servizi di prima infanzia, approvato a maggioranza oggi, mercoledì 28 maggio, dalla V Commissione consiliare "Servizi sociali", presieduta dal consigliere Andrea Padovani (FP-PD). Il provvedimento, che ora attende l’ok definitivo della Giunta regionale, punta in alto: più posti nei nidi, costi ridotti per le famiglie e una qualità educativa sempre più alta.
Il Piano, come ha spiegato in Commissione l’Assessore alla Sanità e Politiche sociali Carlo Marzi, si fonda su tre assi: aumento dell’offerta, equità economica e qualità dei servizi. «Vogliamo dare più opportunità alle famiglie, rendere i servizi accessibili e investire sull’educazione dei nostri bambini sin dai primissimi anni di vita», ha dichiarato Marzi.
Nel dettaglio, il Piano prevede finanziamenti agli enti locali per la gestione dei nidi e degli spazi gioco, con quote mensili stabilite per ogni posto e rette calcolate in base all'Isee, per tutelare le fasce più fragili. Ma non solo: si rafforza anche il servizio delle tate familiari, con risorse aggiuntive pari a 400 mila euro annui, destinate ad aumentare il valore dei voucher per le famiglie e il numero massimo di bambini accolti da ciascuna figura educativa.
«Oltre al finanziamento dei 794 posti attuali, il Piano prevede 48 nuovi posti nido rispetto al 2024 – ha illustrato Padovani –. Per quanto riguarda gli spazi gioco, il numero dei posti resta stabile, ma viene confermata la misura introdotta lo scorso anno: il finanziamento di tutti i posti richiesti dagli enti locali per 12 mesi e la riduzione del 20% delle rette a carico delle famiglie.»
Una misura concreta che si inserisce in un quadro coerente di politiche di welfare attivo. «Con questo Piano continuiamo a investire in un settore cruciale per il benessere delle famiglie e lo sviluppo armonico dei nostri bambini – ha sottolineato il Presidente della Commissione –. Sostenere la prima infanzia significa costruire oggi le basi per una società più equa e coesa domani.»
Il parere favorevole della Commissione è arrivato a maggioranza, con l’astensione del gruppo Lega Vallée d’Aoste. Una posizione di prudenza che non ha però rallentato l’iter di un provvedimento che, nella visione della maggioranza, rappresenta un investimento sul futuro della comunità.
«Non possiamo più considerare i servizi per l’infanzia un “extra” da garantire a chi può permetterselo – ha aggiunto un commissario di maggioranza –. Sono un diritto e uno strumento di giustizia sociale.»
Il messaggio che esce dalla Commissione è chiaro: la prima infanzia è un bene comune, e la politica ha il dovere di prendersene cura.