Informazioni pratiche - 24 ottobre 2023, 23:00

La Valle d'Aosta secondo Osterie d’Italia 2024

Tutti i numeri della regione nella trentaquattresima edizione della guida, in libreria e online su slowfoodeditore.it a partire dal 25 ottobre

La Valle d'Aosta secondo Osterie d’Italia 2024

Sedici osterie valdostane sono recensite nella nuova edizione di Osterie d’Italia. Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all'italiana: presentata al Teatro Elfo Puccini di Milano il 23 ottobre e disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore dal 25 ottobre, la trentaquattresima edizione di Osterie d'Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare. 

La nuova edizione raccoglie 1752 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. Oltre ai simboli e i riconoscimenti canonicamente assegnati alle osterie, di modo da offrire al lettore uno strumento per una conoscenza approfondita dell'offerta, per la prima volta i riconoscimenti storici della Chiocciole e della Bottiglia e il più recente Bere Bene (a riconoscere una selezione complessiva di bevande alcoliche e non, come birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi scelti con attenzione e personalità) sono stati assegnati anche ai locali segnalati negli inserti, ovvero quei locali la cui offerta e impostazione sono interpreti di una tradizione gastronomica locale, rintracciabili esclusivamente nella regione di appartenenza. 

Il premio speciale

Tra i riconoscimenti assegnati durante la presentazione, è stata un’osteria valdostana ad aggiudicarsi il Premio Miglior Carta dei Vini sponsorizzato da S. Bernardo: si tratta della Trattoria di Campagna - Sarre (Ao), per “una carta ampia, variegata e coerente, in cui il territorio è messo in mostra con doverosa attenzione, e il resto d'Italia viene raccontato in profondità e senza scorciatoie, alla ricerca del meglio.”

Valle d’Aosta: la panoramica 2024

I luoghi di confine quasi sempre presentano due facce che vanno apparentemente in direzioni opposte. Da un lato, infatti, si fanno permeare dalle culture e dalle tradizioni vicine, dall’altro, però, costruiscono e cementificano un’identità solidissima. La Valle d’Aosta non fa eccezione: la sua cucina è infatti fortemente influenzata dalla vicina Savoia e, più in generale, dalla cultura francese, eppure qui come in poche altre regioni italiane si percepisce il senso del luogo. Non c’è insegna, tra quelle elencate nelle pagine successive, dove non si possa percepire immediatamente dove ci si trova, per la presenza costante di alcuni classici della cucina, o per la proposta di formaggi di piccoli artigiani o di vini locali, quasi sempre di ottimo livello, o ancora per l’impiego di materie prime del territorio, quando non direttamente autoprodotte. Elemento, quest’ultimo, reso ancora più evidente dal grande numero di agriturismi presenti tanto sul territorio regionale quanto nella guida. La Valle d’Aosta resta genuina e autentica. Una regione dove i prezzi si sono fatti più alti ma che ha saputo, in diversi casi, mantenere comunque una dimensione quotidiana.

 

I numeri della guida

- 1752 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati

- più di 240 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano

- 163 novità

- 311 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food, di cui 15 locali segnalati negli inserti regionali

- 151 locali premiati con il Bere Bene, un riconoscimento per la curata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati 

- 488 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini

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