La Valle d’Aosta va in controtendenza rispetto al resto del Paese per quanto riguarda il lavoro dei sogni. Se a livello nazionale, infatti, la professione più ambita risulta quella del Medico, prima in 13 regioni su 20, i Valdostani scelgono la professione di Pompiere. A rivelarlo una ricerca di Adecco, società di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, che mette in luce come sono cambiate le opinioni degli italiani in merito ai lavori più desiderati, rispetto a dieci anni fa.
Il fatto che il Pompiere risulti la professione più ambita in Valle d’Aosta risulta in controtendenza anche per un altro motivo: a livello nazionale, rispetto a 10 anni fa, la professione del Pompiere registra un significativo calo nell’interesse degli italiani, segnando un -32%. Al contrario si è registrata una forte crescita per le professioni sanitarie, con +85% di interesse per la carriera da Medico e +39% per quella da Infermiere.
Le altre regioni in cui la professione del Medico non risulta la più ambita sono Calabria e Veneto, con al primo posto l’Insegnante; Piemonte e Trentino Alto-Adige, che vedono trionfare il mestiere del Notaio; il Molise, con lo Psicologo e la Basilicata, con il cantante.
“Per comprendere i cambiamenti nel mondo del lavoro e i desideri e le aspettative degli italiani, risulta fondamentale analizzare il contesto in cui questi si sviluppano", afferma Andrea Malacrida, Amministratore Delegato di Adecco Italia. "La pandemia ha avuto un impatto significativo sul mondo del lavoro, portando a cambiamenti nelle prospettive di carriera di molte persone. Alcune professioni come quelle medico sanitarie e rivolte al benessere psico-fisico, inoltre, hanno registrato un vero e proprio boom e sono riuscite a scalare posizioni importanti nella percezione generale delle persone. Oggi non c’è solo maggior attenzione nei confronti di questi lavori, ma anche una maggior propensione nel ricoprire ruoli che possano generare un impatto realmente positivo su tutta la comunità circostante”.