«La presenza della ndrangheta sul nostro territorio è ultra decennale e richiede una risposta collettiva. Non esistono isole felici, non sono mai esistite: il problema c'è e riguarda tutti. Oggi l'azione più pervasiva e preoccupante della criminalità organizzata si nasconde dietro gli affari, cerca appoggi politici, usa strategie che le permettono di non apparire e ricorre al denaro per corrompere - ha sottolineato il Presidente del Consiglio Valle e dell'Osservatorio antimafia, Alberto Bertin -. Le amministrazioni locali sono le prime ad essere oggetto delle attenzioni mafiose e sono la prima linea di difesa e di contrasto all'espansione di questi fenomeni. L'incontro formativo di oggi e quelli che si terranno via webinar rivolti agli amministratori e ai dipendenti degli enti locali si muovono in questa direzione.»
«I territori più piccoli, che si pensa siano più protetti, sono spesso quelli più a rischio - ha commentato il sindaco di Charvensod, Ronny Borbey e componente del CdA del CELVA -. È importante informarsi, capire le dinamiche, i potenziali segnali di pericolo per individuare le associazioni criminali operanti sui nostri territori. Gli enti locali valdostani, che sono tutti rappresentati tramite il CELVA, continueranno a dare il loro contributo su questo tema così importante e i corsi di formazione ne sono un esempio significativo.»