Consiglio Valle Comuni - 29 novembre 2022, 05:00

In un braccialetto il progetto politicO di Stella Alpina

Il movimento edelweiss cambia segretario, elegge una donna alla presidenza si rinnova e volta pagina

Luisa Trione e Ronny Borbey

INTERVISTA AL NEO SEGRETARIO RONNY BORBEY

Lo slogan che accompagnerà la Stella Alpina è riportato sui braccialetti che sono stati consegnati ai congressisti; ovvero #facciamocentro; che significa?

“Anzitutto identifica l’area politica in cui siamo sempre stati e in cui vogliamo restare, il centro. Siamo sempre stati convinti che un sistema bipolare puro non sia perfettamente equilibrato proprio perché sbilanciato sulla destra o sulla sinistra. Riteniamo che un baricentro sia necessario per poter fornire il giusto equilibrio. Al centro siamo sempre stati, stiamo bene e vogliamo continuare ad esserci. Siamo una cerniera, un ponte che unisce e non divide, che cerca la soluzione”.

Mi sembra che parlare di centro oggi vada molto di moda…

“Non seguiamo le mode la nostra è una convinzione perché #Facciamocentro indica poi la volontà di raggiungere gli obiettivi, di centrare l’obiettivo, per dare le risposte giuste, calate nelle singole realtà. Indica la concretezza che hanno i nostri amministratori; individuato l’obiettivo lo si deve centrare perché le sole chiacchiere, senza la concretezza, ci appartengono poco o nulla”.

Il progetto politico è dunque un centro con Calenda e Renzi?

“È giunto il momento di tradurre in atti concreti, con le modalità che si riterranno più opportune, in primis i rapporti con ItaliaViva e con Azione, con le quali abbiamo già avviato un confronto, nonché con tutte quelle forze che si riconoscono nella nostra area di riferimento perché la dispersione non porta a nulla; porta solo a protagonismi sterili, mentre uniti si diventa credibili, rappresentativi e incisivi.
Ma ItaliaViva e Azione non hanno rappresentanze elette…

“E’ vero ma non noi dobbiamo vedere gli altri come nemici e non vogliamo essere visti come tali. Ognuno in politica
deve avere il suo spazio ed è giusto che lo occupi, se in quello spazio ha qualcosa da dire. Altrimenti verrà qualcun altro ad occuparlo”.

E con gli autonomisti?

“Vogliamo essere complementari, soprattutto con chi ha più affinità con noi, con le forze autonomiste, progressiste e liberali e con coloro che condividono il nostro modo di essere e di fare politica. Il rispetto dell’altro e la sua dignità ad esistere rappresenta uno strumento democratico che permette
all’elettore di sentirsi rappresentato. Non solo il dire, ma il proporre e il fare credo che siano gli strumenti più efficaci per combattere l’astensionismo che abbiamo contribuito a costruire ma che dobbiamo, tutti, contribuire a demolire”.

Comment pensez-vous concilier centrisme et autonomisme?

“Nous avons toujours été et nous serons encore fermement autonomistes. La Vallée d'Aoste a tout le potentiel pour être valorisée davantage, grâce à sa spécificité et à son autonomie. Cependant, l'autonomie ne peut pas être renfermée sur elle-même, aveuglement autoréférentielle: l'autonomie est l'outil dont nous disposons pour progresser dans un contexte à la fois local, national, européen et mondial, complètement changé par rapport à ses débuts et surtout en constante évolution”.

Notre autonomie, qui est à défendre comme une spécificité car elle appartient à notre histoire depuis toujours, est une chance, un enjeu…

“L'autonomie est un outil qui doit aider l'individu à devenir de plus en plus autonome pour qu’il soit prêt à relever les défis de demain. La politique doit garantir les outils et les conditions pour pouvoir faire face à ce que la société requiert.
Notre autonomie est la clé pour ouvrir des portes et non pas pour les fermer. À l’aide de notre autonomie nous pouvons ouvrir plus de portes qui permettent, grâce à nos spécificités et à nos compétences, d’entamer une bonne politique pour ce territoire, quel qu'il soit”.

Al congresso ha chiesto di tornare ad essere popolari, unico modo per combattere il populismo. Cosa significa?

“Essere popolari significa essere inclusivi, mettere al centro il popolo, la gente, la comunità. Non porre al centro il mero interesse del singolo che cerca la propria soddisfazione personale, non dobbiamo costruire una società di monadi singole ma una società che includa, valorizzi, integri, rispetti le identità. Il popolo del popolarismo, a differenza dello stesso nel populismo, non è un aggregato da plasmare. Non ricerca un capo che lo guidi, è un insieme di esperienze e di coscienze individuali”.

Ma in concreto?

“È nostra intenzione avviare laboratori su questi e sui temi che man mano si presenteranno per poterci formare, confrontare ed elaborare proposte. Saranno gruppi aperti al contributo di tutti, aderenti, simpatizzanti e non solo.
Saranno aperti al contributo di esperti e di tutti coloro che, in maniera costruttiva, vorranno collaborare per costruire.
Il nostro movimento vuole continuare a lavorare per valorizzare ciò che la nostra Regione offre e costruire modelli di sviluppo che mettano al centro i lavori”.

Della legge elettorale che dice?

“Credo sia il momento di condividere un percorso comune, con tutte le forze politiche, che porti ad una legge elettorale condivisa in grado di garantire la stabilità. Solo in questo modo potremo dare risposte all’oggi, indicare una prospettiva e combattere l’astensionismo e l’indifferenza, uno dei mali dei nostri giorni e forse anche della politica”.

Grazie e buon lavoro.

LA MOZIONE CONGRESSUALE

Stella Alpina al termine del suo VI Congresso

ribadisce

l’appartenenza all’area politica moderata, autonomista, popolare e di centro;

propone

di concretizzare nelle forme che si riterranno opportune il confronto avviato con Azione e Italia Viva;

auspica

l’avvio di un dialogo con le forze politiche che condividono l’appartenenza alla medesima area politica;

rinnova

la volontà di proseguire la proficua collaborazione con le forze autonomiste valdostane;

individua

la sostenibilità, la sussidiarietà, lo sviluppo economico, la formazione, il territorio e le generazioni come temi portanti della propria azione politica e s’impegna a individuare le soluzioni più incisive per la valorizzazione del territorio valdostano. Intende supportare gli amministratori locali nella loro azione e nel rispetto delle specificità territoriali;

indica

in una nuova politica viaria (ferrovia, autostrada, tunnel del Monte Bianco) il presupposto indispensabile per difendere e valorizzare le attività economiche valdostane;

promuove

la partecipazione delle persone al dibattito politico come mezzo privilegiato di dialogo con le istituzioni per individuare le soluzioni ai problemi;

esprime

soddisfazione per l’alleanza tra le forze autonomiste e progressiste che ha permesso l’elezione del deputato valdostano e conferma il proprio giudizio positivo sull’attuale governo e in particolare per l’operato del proprio rappresentante in seno alla Giunta.

IL NUOVO DIRETTIVO

Presidente - TRIONE Luisa
Segretario Politico - BORBEY Ronny
Segretario Amministrativo - POLI Giulio

     Coordinamento Regionale

1.     ALLERA Franco

2.     ALLIOD Mauro

3.     ARBIZZI Denis

4.     BARONE Dario

5.     BERNARDI Chiara

6.     BETEMPS Diego

7.     BIGNOTTI Marco

8.     BORSELIO Luigi Maria

9.     CELESIA Andrea

10.   CERLOGNE Jean Baptiste

11.   CHALLANCIN Monica

12.   CHENEY Edy

13.   COCCO Marco

14.   COME’ Dario

15.   DODARO Natale

16.   ENRIETTI BERTOLOTTO Davide

17.   FIOROT Demis

18.   FONTANELLE Alessandro

19.   GAMBA Bruno

20.   GENTILE Francesco Maria

21.   GOSTI Enrico

22.   MARTIN Maurizio

23.   MARZI Carlo

24.   MUNIER Nicolò

25.   NOZ Severino

26.   PEPELLIN Massimo

27.   PERRONE Alessandro

28.   PIU Gianluca

29.   PLATEROTI Sergio

30.   SANTORO Fabrizio

31.   SERRA Flavio

32.   TARDANI Floriana

33.   VACCARO Serafino

34.   VIERIN Marco

35.   VIVOLI Andrea

piero.minuzzo@gmail.com