Circa 80 persone, fra cui numerosi sindaci, assessori e consiglieri comunali e alcuni consiglieri regionali, che hanno partecipato ascoltando e poi ponendo numerose domande ai relatori.
Christian Cavorsin ha introdotto inquadrando il ruolo delle CER nell'attuale momento di forte rincaro dell'energia evidenziando come con le CER si può ottenere un duplice risultato: risparmiare sulle bollette e nello stesso tempo contribuire ad un incremento della produzione di energia pulita e rinnovabile di cui c'è un enorme bisogno.
Chiara Minelli ha fornito informazioni sulla elaborazione della normativa regionale. Ci sono ormai una dozzina di Regioni che hanno approvato delle leggi di integrazione della normativa nazionale.
In Valle d'Aosta è stato depositato un Disegno di legge che è attualmente all'esame della competente commissione consiliare.
La Regione può svolgere un ruolo di impulso e di coordinamento del movimento delle CER, sia fornendo una adeguata assistenza tecnica per la costituzione delle CER sia sostenendo finanziariamente la realizzazione degli impianti. Ci sono anche finanziamenti europei tramite il PNRR. Andrea Ardissone, presidente della Cooperativa AEG di Ivrea, storica cooperativa nata nel 1901 e che conta attualmente 20.000 soci, ha spiegato come si fa a costituire una CER (numero di persone, tipo di associazione, dimensioni territoriali ecc) e quali sono i benefici che ne possono trarre i componenti della Comunità.
Molte delle comunità che stanno sorgendo si basano su impianti fotovoltaici, ma ci si può servire anche di piccoli impianti idroelettrici e di impianti eolici.
Attualmente ci sono una trentina di CER già costituite ed operanti in Italia che usufruiscono degli incentivi versati dal GSE, ma siamo ancora in una fase di avvio perché si è in attesa di Decreti attuativi della nuova normativa statale che amplia le dimensioni delle CER ed accresce anche la potenza degli impianti che si possono installare.
E' emerso dagli interventi e dal successivo dibattito che le CER sono una grande opportunità anche per la Valle d'Aosta. E' necessario però che si attivino sia i singoli cittadini sia i Comuni e che la Regione assicuri una adeguata assistenza tecnica oltre che un sostegno finanziario ad integrazione degli incentivi statali.