FEDE E RELIGIONI - 22 giugno 2022, 08:00

PAPA: L'uso delle armi nucleari e il loro semplice possesso è immorale

Nuovo monito di Papa Francesco nel messaggio inviato in occasione della prima Riunione degli Stati Parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari

Papa Francesco

“In questo particolare momento storico in cui il mondo sembra essere a un bivio, appare sempre più attuale la visione coraggiosa di questo strumento giuridico, fortemente ispirata da argomenti etici e morali. In effetti, questo incontro si svolge in un momento che richiede inevitabilmente una riflessione più profonda sulla sicurezza e la pace. Nel contesto attuale, parlare o sostenere il disarmo può sembrare paradossale a molti. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli dei pericoli di approcci miopi alla sicurezza nazionale e internazionale e dei rischi di proliferazione” Così il Papa nel messaggio inviato in occasione della prima Riunione degli Stati Parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.

“Rinnovo con forza – ha aggiunto Francesco - il mio appello a mettere a tacere tutte le armi e ad eliminare le cause dei conflitti attraverso l'instancabile ricorso ai negoziati. La Santa Sede non ha dubbi sul fatto che un mondo libero dalle armi nucleari sia necessario e possibile. In un sistema di sicurezza collettiva, non c'è posto per le armi nucleari e altre armi di distruzione di massa”.

“Le armi nucleari – ha ribadito con fermezza il Papa - sono una responsabilità costosa e pericolosa. Rappresentano un moltiplicatore di rischi che fornisce solo l'illusione di una sorta di pace. Qui, desidero riaffermare che l'uso delle armi nucleari, così come il loro semplice possesso, è immorale. Cercare di difendere e assicurare stabilità e pace attraverso un falso senso di sicurezza e un equilibrio del terrore, sostenuto da una mentalità di paura e sfiducia finisce inevitabilmente per avvelenare i rapporti tra i popoli e ostacolare ogni possibile forma di vero dialogo. Il possesso porta facilmente a minacce del loro uso, diventando una sorta di ricatto che dovrebbe essere ripugnante per le coscienze dell'umanità”.

Secondo il Pontefice “l'adesione e il rispetto degli accordi internazionali sul disarmo e del diritto internazionale non sono una forma di debolezza. Al contrario, è una fonte di forza e responsabilità poiché aumenta la fiducia e la stabilità”.

La Chiesa Cattolica – ha concluso - rimane irrevocabilmente impegnata a promuovere la pace tra i popoli e le nazioni e a promuovere l'educazione alla pace in tutte le sue istituzioni. Questo è un dovere al quale la Chiesa si sente legata davanti a Dio e ad ogni uomo e donna del nostro mondo”.