Per più di una generazione di studenti è stato il Professore di storia dell’arte, al Liceo Classico come all’Istituto d’Arte. Per altri è stato l’architetto che ha realizzato alcune importanti opere nella città di Aosta. Ma, oltre a queste due autentiche professioni, Alessandro Acerbi (1941 - 2020) ha sempre seguito e coltivato anche le sue passioni, legate al mondo dell’arte, della grafica e dell’automobile, tre poli di attrazione che hanno scandito le diverse fasi della sua vita incrociandosi e susseguendosi nel corso degli anni.
Fasi o momenti che scandiscono questa rassegna a lui dedicata, voluta dal figlio, Leonardo Acerbi e nata in collaborazione con l’Associazione Artisti Valdostani e con la Lilt Valle d’Aosta (Lega Italiana per la lotta contro i tumori).
Il percorso espositivo si propone di offrire una panoramica sull’attività pittorica – quella forse più amata in assoluto – e grafica di Alessandro, iniziata sin da giovanissimo con i primi lavori ad acquerello e poi sviluppatasi, nel corso degli anni, attraverso le tecniche diverse, andando a toccare anche la grafica.
La Valle d’Aosta, alle diverse quote, è stata ovvio fra i temi prediletti, protagonista sia in ambito pittorico sia in quello più propriamente legato alla grafica pubblicitaria (fra gli altri lavori, nella rassegna, è esposto il manifesto della corsa in salita Aosta-Pila, edizione 1968).
Una volta scelta l’architettura come professione definitiva, Acerbi ha continuato a dipingere per passione. A questo “secondo tempo” appartiene il vastissimo repertorio di disegni a tema automobilistico – altra grande passione non solo di Alessandro ma di buona parte della sua famiglia. Una fase, questa, particolarmente prolifica che spazia da soggetti legati all’Aosta-Gran San Bernardo ai vincitori della gloriosa Mille Miglia, dai Campioni del mondo di Formula 1 agli autentici eroi dell’altrettanto indimenticabile Targa Florio, fra le più antiche corse al mondo. Fasi diverse, si diceva, stili e tecniche differenti, che hanno scandito e segnato una vita comunque votata all’arte nelle sue molteplici espressioni.