ECONOMIA - 11 aprile 2022, 11:00

Diritto alla riparazione, il Parlamento UE chiede prodotti durevoli e facilmente riparabili

Chiede, inoltre, di definire l’obsolescenza una pratica commerciale sleale

Il Parlamento UE ha adottato le proprie richieste sul “diritto alla riparazione” che dovrebbe includere prodotti di lunga durata, una migliore etichettatura e l’estensione della garanzia. Chiede, inoltre, di definire l’obsolescenza una pratica commerciale sleale. Il nuovo “diritto alla riparazione” dovrebbe includere prodotti di lunga durata che possono essere riparati, una migliore etichettatura e l’estensione della garanzia. È quanto stabilito dal Parlamento Europeo, che ha adottato le proprie richieste in merito alla proposta della Commissione sul “diritto alla riparazione” dei consumatori, prevista per la fine del 2022.

Secondo i deputati tale diritto – per essere efficace – dovrebbe coprire il ciclo di vita dei prodotti, tra cui la progettazione, i principi etici fondamentali della produzione, l’armonizzazione dei protocolli di valutazione e l’informazione ai consumatori, compresa l’etichettatura sulla riparabilità. Inoltre dovrebbe promuovere un utilizzo delle risorse più efficiente e sostenibile, la riduzione dei rifiuti e un più ampio utilizzo e riutilizzo dei prodotti.

Una decisione che incontra anche il parere dei consumatori. Secondo un sondaggio Eurobarometro del 2020, il 79% dei cittadini dell’Unione ritiene che i produttori dovrebbero essere tenuti a semplificare la riparazione dei dispositivi digitali o la sostituzione dei singoli componenti, mentre il 77% preferirebbe riparare i propri dispositivi anziché sostituirli. Il testo non legislativo è stato approvato con 509 favorevoli, 3 contrari, 13 astensioni.

I deputati – si legge nella nota del Parlamento UE – chiedono che i prodotti siano progettati per durare più a lungo, per essere riparati in modo sicuro e che i loro componenti siano facilmente rimovibili. In aggiunta, i deputati sostengono che un diritto alla riparazione adeguato darebbe all’industria e ai consumatori l’accesso gratuito alle informazioni riguardanti la riparazione e la manutenzione.  Per quanto riguarda i dispositivi digitali, gli aggiornamenti delle applicazioni dovrebbero essere reversibili e non comportare una diminuzione delle prestazioni, ad esempio negli smartphone.

Inoltre, gli aggiornamenti dovrebbero essere resi disponibili per un periodo di tempo minimo e i consumatori dovrebbero essere pienamente informati, al momento dell’acquisto, su tale disponibilità. Il Parlamento sottolinea, inoltre, che le pratiche che limitano indebitamente il diritto alla riparazione o che portano all’obsolescenza potrebbero essere considerate “pratiche commerciali sleali” e vietate dal diritto UE.

Tra le richieste dei deputati per una futura Legge sul diritto alla riparazione rientrano anche: gli incentivi ai consumatori per riparare un prodotto piuttosto che sostituirlo, come l’estensione delle garanzie o la fornitura di un dispositivo sostitutivo per la durata della riparazione; regole armonizzate sulle informazioni ai consumatori, compresi “punteggi di riparazione”, durata di vita stimata, pezzi di ricambio, servizi di riparazione e disponibilità di aggiornamenti software; strumenti di etichettatura intelligente come i codici QR; un meccanismo di responsabilità congiunta tra produttore e venditore in caso di non conformità dei prodotti e requisiti di durabilità e riparazione inclusi in una futura direttiva sulla progettazione ecocompatibile

Bruno Albertinelli