AMBIENTE - 28 gennaio 2022, 11:00

Nessuna accusa al sindaco di Chamois

Lettera aperta di Legambiente VdA al Sindaco di Chamois sul Lago Lod. E’ abbastanza noto che le centraline vengono autorizzate dalla Regione e non dai Sindaci

Il sindaco di Chamois, Maurizio Pucci

A proposito delle centraline previste a Chamois e dell’uso del lago Lod a servizio delle stesse, leggiamo che Legambiente avrebbe “puntato il dito” contro il Sindaco di Chamois, per protestare contro il destino che si prospetta per il lago. Non è esattamente così: Legambiente non si è mai rivolta al Sindaco, né direttamente né indirettamente, per il semplice motivo che sappiamo che nella realizzazione delle centraline un Sindaco non ha nulla a che vedere. E’ abbastanza noto infatti che le centraline vengono autorizzate dalla Regione e non dai Sindaci.

Non per nulla abbiamo scritto alla Regione, e non al Sindaco, le osservazioni che esprimono le nostre preoccupazioni circa l’utilizzo e il destino del lago Lod.Sulla qualità ambientale e paesaggistica dello specchio d’acqua, lasciamo la valutazione a chiunque l’abbia visto. Sul come invece diventerà il lago quando sarà utilizzato come vasca di carico delle centraline, non esistono studi perché l’ormai datato provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale non aveva previsto l’opzione che potesse essere utilizzato a servizio dell’impianto. E’ vero che negli anni passati il lago ha sofferto di un fenomeno di eutrofizzazione: infatti la Regione, tramite i fondi europei, è intervenuta per garantirgli un apporto minimo di acqua tale da permettere il ricircolo interno. Presumiamo che i tecnici che hanno operato l’intervento abbiano previsto con precisione l’apporto di acqua necessario al “recupero ambientale del lago per salvarne le peculiarità botaniche e faunistiche e rendere le condizioni del lago idonee alla vita dei salmonidi” (così recita il progetto realizzato dalla Regione). 

E possiamo immaginare che un ricircolo di acque di 100 volte maggiore non otterrebbe lo stesso risultato e non garantirebbe i risultati del recupero ambientale già realizzato.I nostri timori prendono origine dalla descrizione che compare nel provvedimento di rilascio della concessione, dove si spiega che il lago verrà utilizzato come vasca di accumulo a cui, tramite una condotta forzata, verranno riportate le acque già turbinate:il lago svolge funzione di serbatoio di accumulo delle acque per poterle sfruttare nelle fasce orarie che garantiscono una migliore retribuzione dell’energia prodotta;

le pompe trasferiranno al lago Lod durante le ore notturne dei giorni feriali nei periodi di magra, oltre alla portata già derivata dal lago (450 l/s), anche la portata derivata dal secondo impianto di Suisse,  fino al 55% della portata derivata con l’opera di presa posta a quota 1804 m. s.l.m. (330 l/s), per un volume massimo giornaliero di 22.000 mc.

Non è dato sapere quale sia il volume complessivo del lago e non si fa alcun cenno all’impatto che tale apporto aggiuntivo avrà sul ciclo vitale del sistema lacustre: di fatto il lago si trasformerà in un serbatoio di accumulo, con rilasci molto importanti, concentrati durante il giorno e a seconda delle stagioni.

Come Direttivo di Legambiente Valle d’Aosta ci rammarichiamo che il Sindaco Pucci abbia immaginato che fossimo contrari al progetto di Comunità Energetica, al quale invece siamo favorevolissimi purché il modo di produrre energia a favore della comunità non abbia ricadute ambientali negative che penalizzerebbero la comunità stessa.  

Il Direttivo del Circolo Legambiente VdA