La democrazia è un tesoro, un tesoro di civiltà e va custodito, va custodito. E non solo custodito da una entità superiore ma custodito fra i paesi stessi, [bisogna] custodire la democrazia altrui.
Io oggi forse vedo due pericoli contro la democrazia: uno è quello dei populismi, che sono un po' qua, un po' là, cominciano a far vedere le unghie. Io penso a un grande populismo del secolo scorso, il nazismo, che è stato un populismo che difendendo i valori nazionali, così diceva, è riuscito ad annientare la vita democratica, anzi la vita stessa con la morte della gente, a diventare una dittatura cruenta. Oggi dirò, perché tu hai domandato sui governi di destra, stiamo attenti che i governi, non dico di destra o di sinistra, dico un'altra cosa, attenti che i governi non scivolino su questa strada dei populismi, dei cosiddetti politicamente “populismi”, che niente hanno a che vedere con i popolarismi che sono l'espressione libera dei popoli, che si mostrano con la loro identità, il loro folklore, i loro valori, l'arte… Populismo è una cosa, il popolarismo un'altra]. Da un'altra parte si indebolisce la democrazia, [essa] entra in una strada in cui lentamente [s'indebolisce] quando si sacrificano i valori nazionali, si annacquano verso, diciamo una parola brutta, ma non ne trovo un'altra, verso un “impero”, una specie di governo sovranazionale e questa è una cosa che ci deve far pensare.
Né cadere nei populismi in cui il popolo, si dice il popolo ma non è il popolo ma una dittatura proprio del “noi e non gli altri”, pensa al nazismo, né cadere in un annacquare le proprie identità in un governo internazionale. Su questo c'è un romanzo scritto nel 1903 (tu dirai “che antiquato che è questo Papa in letteratura”!) scritto da Benson, uno scrittore inglese, Il padrone del mondo, che sogna un futuro in cui un governo internazionale con le misure economiche e politiche governa tutti gli altri paesi e quando si hanno questi tipi di governo, lui spiega, si perde la libertà e si cerca di fare una eguaglianza tra tutti; questo succede quando c'è una superpotenza che ditta [impone] i comportamenti economici, culturali, sociali agli altri paesi.
L'indebolimento della democrazia si ha per il pericolo dei populismi che non sono popolarismi, e per il pericolo di questi riferimenti a potenze internazionali economici, culturali… questo è quello che mi viene in mente ma io non sono un politico di scienza, io parlo dicendo quello che mi sembra.