Con 17 "sì" della maggioranza e nove astensioni dei gruppi Rinascimento VdA, Lega e Forza Italia, il Consiglio comunale di Aosta ha approvato la relazione sull'affidamento del servizio di pubblica illuminazione e dei relativi investimenti.
Si tratta dell'ultimo atto formale dell'Aula per arrivare all'appalto del project financing per l'illuminazione pubblica in città e in collina. Il progetto scelto, già dalla precedente giunta, è quello della Telcha srl, la società che da alcuni anni gestisce la rete e la centrale del teleriscaldamento di Aosta.
Il project financing è un'operazione di tecnica di finanziamento ahttps://it.wikipedia.org/wiki/Finanziamento lungo termine di un progetto in chttps://it.wikipedia.org/wiki/Progettoui il ristoro del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dalla attività di gestione o esercizio dell'opera stessa. I progetti riguardano le opere pubbliche o di pubblica utilità.
Il consigliere comunale Laurent Dunoyer (Union Valdotaine) ha spiegato durante i lavori dell'Assemblea che "la finanza di progetto è la soluzione ritenuta idonea e corrispondente alle esigenze economiche del Comune" ed è una "scelta confermata da positive esperienze di altre amministrazioni, anche in Valle d'Aosta".
Il project financing sull'illuminazione, "per l'efficientamento energetico che la tecnologia led può portare, e gestito per un periodo di almeno 20 anni, consente di realizzare opere infrastrutturali- ha aggiunto l'assessore Cometto- sarà il privato ad avere interesse a fare i lavori il più velocemente possibile. Prima farà le opere, prima inizierà a spendere meno di energia". L'assessore ha poi concluso: "Sarà un'esperienza nuova per il Comune di Aosta, che peraltro stiamo portando avanti in altri settori, come il futuro centro Brocherel".
I dubbi dei tre gruppi di opposizione sono stati evidenziati da Roberta Balbis (Rinascimento): "La giunta ha già scelto l'operatore economico, in continuità con l'amministrazione precedente. Crediamo che questa relazione, per questo motivo, sia carente perché non approfondisce i singoli problemi della rete".
Sergio Togni, capogruppo della Lega, ha detto che "pensare a una cessione per 20 anni di questo servizio pubblico così strategico è un azzardo. Credo sia rischioso affidare queste linee per 20 anni a una multinazionale estera, francese". La Telcha è partecipata dalla Engie, colosso energetico d'Oltralpe, e dalla Cva, società energetica partecipata regionale. Togni ha sollevato un ultimo dubbio: "Siamo sicuri che a livello di antitrust il gestore della rete e della distribuzione possano essere la stessa società?".