Con tutte le precauzioni imposte dalla pandemia e con la possibilità, per cinque cittadini al massimo, di assistere alla seduta, il Consiglio comunale di Jovençan si è riunito giovedì 24 giugno in presenza, nella sala consiliare del Municipio.
Tra i 12 punti all’ordine del giorno, di cui tre interpellanze e una mozione presentate dal gruppo di minoranza Pour-Per Jovençan, ve n'è stato uno che la maggioranza ha deciso di ritirare, relativo ad una delibera che prevedeva il riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio risalente a tredici anni fa.
Molto discussa anche un' interpellanza riguardante la scarico delle acque piovane nei 'ru' gestiti dal Consorzio di miglioramento fondiario di Jovençan. "Trattandosi di un progetto che risale alla nostra amministrazione - sottolineano i tre consiglieri - volevamo sapere come aveva fatto questa maggioranza ad ottenere una risposta favorevole dal Consorzio, visto che a noi era stato risposto picche. Ed è così che il sindaco, candidamente, non è riuscito a dire altro che 'è ovvio che quando i rapporti tra due enti sono buoni si riesce a fare quello che invece diventa impossibile quando quei rapporti sono cattivi'...' D’altra parte, chi meglio di Riccardo Desaymonet può saperlo, lui che è stato fino a poco prima delle elezioni il geometra del Consorzio? Come non pensare con amarezza a tutte le proposte fatte da noi al Consorzio negli scorsi cinque anni e che spesso non hanno ricevuto nemmeno una risposta, oppure a quelle risorse finanziarie che avevamo destinato ad opere di grande interesse per Jovençan, per gli agricoltori in particolare, ma anche per tutta la popolazione, e che il Consorzio non ha mai nemmeno preso in considerazione?".
Alla domanda dell'interpellanza relativa al sistema di trattamento delle acque in questione, "sicuramente nocive poiché contenenti residui stradali - proseguono gli esponenti di minoranza - ci è sembrato di capire che nessuno abbia proprio pensato che quell’acqua così com’è è un rifiuto speciale, l’unica preoccupazione è stata quella di tentare di dire che nemmeno noi avevamo previsto un trattamento. Beh, per forza, noi non avevamo potuto fare nulla, per questioni di rapporti difficili, come detto prima...".
Il gruppo 'Pour-Per Jovençan ha anche presentato una mozione per impegnare il sindaco e l’assessore competente a concordare con il Consorzio delle modifiche della convenzione esistente in materia di lavori da effettuare in collaborazione, "proprio per evitare ogni possibilità di decisioni soggettive e faziose - precisano Lucianaz e Quendoz - ma, ahimè, al sindaco questa parola 'fazioso' non piace,forse si può dire al bar, ma non in un Consiglio comunale. Lui, che ha appena affermato che la collaborazione tra Consorzio e Comune funziona se i rapporti tra chi dirige l’uno e l’altro sono buoni. Evidentemente non se le opere da realizzare sono utili al paese e alla popolazione. Fazioso significa “di parte”, signor sindaco...".