La pandemia ci costringe a ripensare il turismo e a farlo senza quella pigrizia che ci ha caratterizzato negli anni passati, la vicinanza alle grandi città ha favorito il flusso turistico nella nostra regione ma ora tutto è stato stravolto, dobbiamo ripartire.
Le occasioni per farlo sono tante, il nostro territorio ne è ricco e dobbiamo guardarci intorno. La Valle d'Aosta e è attraversata dalla via Francigena, più conosciuta all’estero forse che in Valle e per questo motivo mai valorizzata in maniera opportuna.
La via Francigena è uno di questi cammini, valorizzarla è un dovere, lungo il percorso possono nascere infinite opportunità di ospitalità e assistenza ai pellegrini e ai turisti.
Cos'è la Via Francigena
La Via Francigena, Francisca o Romea, è parte di un fascio di percorsi, detti anche vie romee, che dall'Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conducevano nel Sud Europa fino a Roma proseguendo poi verso la Puglia, dove vi erano i porti d'imbarco per la Terra santa, meta di pellegrini e di crociati, inizia a Canterbury e finisce a Santa Maria di Leuca.
Insieme al Cammino di Santiago di Compostela e al Pellegrinaggio a Gerusalemme, la Via Francigena è una delle tre grandi peregrinationes maiores della devozione cristiana e rappresenta fin dal medioevo la più famosa via d’accesso a Roma dall’Europa. Come il più famoso cammino che attraversa Francia e Spagna per giungere al santuario di Santiago di Compostela, anche la Via Francigena in questi ultimi anni sta vivendo oggi una sorta di rinascita, un boom di “nuovi pellegrini” che vedono nel camminare con lentezza una forma di meditazione e di ricerca interiore, oltre che un modo riappropriarsi di un bene prezioso: il tempo.