CRONACA - 10 febbraio 2021, 10:31

Inchiesta penale e giudici Tar su maxi appalto sanificazione ospedali Piemonte e VdA

E' stato vinto dalla CM Service; il commissario Usl VdA, Angelo Pescarmona, 'gara sovraziendale di grandi proporzioni, abbiamo aderito indicando alla Società di committenza Scr i nostri fabbisogni in materia di pulizie e sanificazioni speciali'

La procura di Torino ha avviato un'inchiesta sul maxi appalto centralizzato da 313 milioni di euro per la sanificazione di tutti gli ospedali piemontesi e dei valdostani 'Parini' e Beuaregard'.

Contro l'appalto, vinto dalla CM Service che già lavora in importanti sedi pubbliche in Valle tra cui il Casino de la Vallée, sono stati anche presentati sette ricorsi al Tar da parte di altrettante ditte che lamentano come la gara, che prevede lavoro per quasi tremila adetti delle pulizie ed era rimasta sospesa dal 2018 per continue proroghe, sia stata organizzata in maniera superficiale e discutibile dalla Società di committenza regionale-Scr, la cui commissione tecnica avrebbe valutato le decine di offerte in modo alquanto  superficiale, con errori nelle valutazioni dei commissari indicati nei sette ricorsi come "numerosi e macroscopici" e in qualche caso meritevoli di approfondimenti sulla trasparenza e legittimità.

Ad esempio i ricorrenti sospettano che il giudizio dei commissari espresso nei verbali di gara sia stato "collegiale", e non individuale come prevede la legge.

"La Usl valdostana ha aderito alla gara sovraziendale indicando alla Scr i nostri fabbisogni in materia di pulizie e sanificazioni speciali delle strutture per classe di rischio - spiega Angelo Pescarmona, direttore generale della Usl - e abbiamo partecipato come Usl richiedente insieme alle 19 aziende sanitarie piemontesi, 13 territoriali e sei ospedaliere. Si trattava di una gara di grandi proporzioni, interregionale; diversamente la Usl VdA si appoggia a Inva per le gare solamente regionali. Attualmente le pulizie e le sanificazioni ospedaliere e di altre nostre strutture sono gestite dalla società Dussman. Nulla so dell'inchiesta e dei ricorsi ma da parte nostra sicuramente vi sarà, se del caso, massima collaborazione".

L'appalto era stato aggiudicato da Scr alla CM Service secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ovvero 30 punti per il prezzo e 70 per la parte tecnica; le offerte da valutare sotto il profilo tecnico erano state 80 e per ciascuna la commissione doveva analizzare tutti i criteri: distribuzione risorse umane, organizzazione dei turni per migliaia di operatori e loro formazione,  risorse strumentali disponibili e modalità di controllo, prodotti chimici utilizzati per le pulizie e le disinfezioni.

Circa 25 valutazioni per 80 progetti da sottoporre ad ogni componente della commissione: dai verbali di gara risulterebbe che sono bastati in media due minuti di tempo a ciascun commissario per valutare ed esprimere ogni giudizio e su ogni singolo punteggio - erano complessivamente duemila - i commissari si sono tutti espressi all'unanimità.

"I verbali neppure riportano i nominativi dei commissari che hanno espresso ciascuna valutazione - si legge in uno dei ricorsi - riferendoli genericamente come commissario 1, 2, 3, 4 e 5 e presentano una motivazione unica per tutti". Un iter, secondo i commissai, che " tradisce i basilari principi di trasparenza ed imparzialità".

Rilievi sono mossi anche al dirigente della direzione Appalti di Scr, che ha ricoperto contemporaneamente il ruolo di Responsabile unico del procedimento (Rup) e di membro e presidente della commissione giudicatrice. I concorrenti esclusi chiedono al Tar di sospendere l'efficacia della gara. E intanto la procura (pm Giovanni Caspani) indaga per accertare eventuali reati.

pa.ga.