"Il problema c'è, effettivamente, e proprio questa mattina ne ho parlato durante la riunione del Cosp, il Comitato per la sicurezza, con i vertici delle Forze dell'ordine al fine di individuare il modo migliore per risolverlo". Così ieri pomeriggio il Presidente della Giunta, Erik Lavevaz, ha risposto al cronista che gli faceva notare come, mentre era in corso la conferenza stampa sul nuovo coprifuoco per contrastare l'allarmante recrudescenza dei contagi Covid, lungo i portici del Palazzo regionale ovvero a pochi metri di distanza almeno una trentina di giovani stesse allegramente bivaccando, molti dei quali con mascherina abbassata bevendo e fumando, in barba alle regole di distanziamento sociale e con un atteggiamento di apparente (si spera) indifferenza verso i guai che tutti in un modo o nell'altro stiamo vivendo.
'Fiesta', insomma, Halloween pomeridiano e chi se ne frega del coronavirus che tanto se ammazza fa vittime solo tra i vecchi e i malati. Non penseranno davvero così, probabilmente, ma l'idea che danno questi ragazzi con il loro comportamento è di un totale menefreghismo, oltre che di una incomprensibile mancanza di fantasia perchè Aosta non sarà Disneyland ma angoli più attrattivi e 'liberi' rispetto ai freddi portici del palazzone regionale ce ne saranno pure.
"Bisogna far capire a questi giovani i rischi che corrono e che fanno correre al prossimo e ai loro famigliari se non si attengono alle norme sanitarie contro la pandemia" ha detto ancora Lavevaz. Parole sante, e già che ci siamo magari qualcuno spieghi loro che dopo averle scolate, le bottiglie in vetro della birra e delle bibite non vanno rotte per terra e nemmeno abbandonate, ma gettate nei cassonetti del vetro o della plastica, così come i sacchetti di patatine, le cartacce dei panini, i pacchi vuoti di sigarette. Questa mattina come tante altre mattine, come praticamente tutte le mattine, ennesimo spettacolo indegno di immondizie abbandonate lungo i portici e sul piazzale Deffeyes. E va bene, mica tutti possono essere Greta Thunberg; ma nemmeno si può aspettare che i 'bocia' diventino adulti per riuscire a ottenere da loro il giusto rispetto per l'ambiente e la vita che li circonda.







