CULTURA - 17 luglio 2020, 10:30

Importante ritrovamento archeologico a Saint-Jacques - Ayas

Ora è necessario un progetto d'indagine, di studio e valorizzazione Verso la fine del mese di maggio, in concomitanza con l'assegnazione alle Commissioni consiliari del provvedimento da 160 milioni (ora legge regionale 8/2020), a Saint-Jacques des Allemands in comune di Ayas, a seguito della posa di un allacciamento all'acquedotto avveniva un importante ritrovamento archeologico

Reperti scavo Saint Jacques. Immagini dell'Ass. Ripartire dalle Cime Bianche relative al recente ritrovamento, a manufatti privati e ad alcune testimonianze presenti nel Vallone delle Cime Bianche

Lo scavo portava alla luce in località Fusines (Fucine) una grande quantità di semilavorati e di  residui di lavorazione della pietra ollare a certificare, nuovamente, la presenza in loco di laboratori  di tornitura, fra i più importanti dell'arco alpino per l'enorme quantità di resti che continuano a  emergere, e oggetto di prelievo da parte di abitanti e turisti nel corso dell'ultimo secolo.

A questo  link maggiori informazioni:  https://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/siti_archeologici/news/saint-jacques_i.aspx 

Al sito di lavorazione di Saint-Jacques, la cui cava di pietra ollare non è stata finora identificata, si  affianca il vasto museo a cielo aperto del prelievo dei massi affioranti in quota, che si estende nel  Vallone delle Cime Bianche nelle aree del Mase, del Pianoro di Rollin, dell'alto vallone di Tzere, del  Gran Lago delle Cime Bianche e del Lago di Punta di Rollin, con la presenza di almeno tre siti certi  di tornitura stagionale in quota, dai 2400 ai 2500 metri di altitudine. Numerosi sono ancora i  manufatti in pietra ollare presenti nelle abitazioni private, e la cui produzione in loco si stima fosse  presente per un lungo periodo dal VI all'XI secolo.

uesto immenso patrimonio culturale, storico, antropologico e archeologico, saccheggio a parte,  non è mai stato oggetto di mappatura, rilevamento, prospezioni, studi, catalogazione, fruizione.  Nel corso dell'iter di esame della recente legge 8/2020, sottoposta a importanti modifiche rispetto  al testo depositato dalla Giunta regionale e nonostante la questione fosse emersa, non si è  ritenuto di destinare una somma modesta (dell'ordine di 100.000 euro) per mettere in sicurezza lo  scavo e realizzare una prospezione. Il Consiglio regionale ha preferito, fra gli altri, destinare  300.000 euro per mettere qualche tavolo dehor in alcune piazze comunali ...forse sul finire  dell'estate. Lo scavo di Saint-Jacques è stato ricoperto.

E' bene che l'opinione pubblica sappia, che l'amministrazione pubblica a tutti i livelli (dal comune, alla Sovrintendenza, al prossimo Consiglio regionale) sia sollecitata a intervenire con un progetto  organico non più rinviabile per la rilevazione sull'intero territorio dell'alta Val d'Ayas dei luoghi di  estrazione e produzione della pietra ollare, di mappatura dei residui di lavorazione esistenti, di  prospezione di alcuni siti particolarmente promettenti (Fusines, Molére, Mase), di individuazione  di spazi espositivi per la fruizione del patrimonio archeologico, di tutela dei reperti diffusi sul  territorio.

Una base amministrativa esiste, è la convenzione Comune/Regione di cui alla deliberazione della  Giunta regionale 110/2019: buone intenzioni destinate a rimanere lettera morta se non  intervengono finanziamenti adeguati, per un progetto che può avere altresì importanti e durature  ricadute per l'economia turistica dell'intera Val d'Ayas. 

IN BASSO LA GALLERIA FOTOGRAFICA

Prelievo a quota 2900 m

Recipiente

Reperti a quota 2500 m

Reperti a quota 2900 m

Scultura

Associazione Ripartire dalle Cime Bianche