Siamo solo al secondo giorno, oggi giovedì 4 maggio, del processo Geenna in corso al Tribunale di Aosta sulle presunte attività illecite di una 'locale' di 'ndrangheta in Valle d'Aosta e già la politica locale entra con forza del dibattimento.
Il primo testimone questa mattina è stato l'investigatore dei carabinieri di Aosta che coordina l'inchiesta 'Egomnia', nata come costola o prolungamento dell'Operazione Geenna e circoscritta ai rapporti tra esponenti politici valdostani e presunti 'ndranghetisti nei mesi subito precedenti e subito seguenti le elezioni regionali del maggio 2018. Su richiesta del pm della Dda, Stefano Castellani, il militare ha esordito ricostruendo il vortice di appuntamenti organizzati in quei giorni da Monica Carcea, ex assessore comunale a Saint-Pierre, accusata di concorso esterno in associazione mafiosa.
Il sottufficiale ha ripercorso anche i pedinamenti effettuati in occasione di tre incontri di Marco Sorbara, consigliere regionale Uv sospeso e imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, avvenuti nel maggio 2018 quando era candidato alle Regionali. "Durante le indagini di 'Geenna' Sorbara non era nemmeno stato intercettato" ha precisato l'investigatore prima di accennare al primo incontro, un 'aperitivo elettorale' organizzato da Domenico Seminara, proprietario di una cantina al 56 di via Porta Praetoria ad Aosta dove si riuniva la loggia massonica alla quale era iscritto Nicola Prettico; la stessa sera Sorbara incontra, nei pressi della Questura, l'aostano Giuseppe Rao già indagato in altro procedimento; il terzo appuntamento del candidato è intercettato in un Bed&Breakfast aostano di proprietà della famiglia Seminara; anche in questo caso si tratta di un aperitivo elettorale al quale partecipano il candidato e leader unionista Augusto Rollandin; Michele Fonte cognato del pregiudicato Luigi Facchineri, esponente dell'omonima 'ndrina'; Giorgio Raffa fratello di Roberto, già condannato per estorsione e arrestato nel luglio scorso nell'ambito dell'inchiesta Altanum.
Poi l'investigatore ha ricostruito gli incontri di Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e imputato in Geenna per associazione a delinquere di stampo 'ndranghetista. Giachino nella primavera del 2018 aveva organizzato 'aperitivi elettorali' per il candidato Uvp Laurent Vierin ma si era speso anche per gli unionisti Renzo Testolin e Luca Bianchi nella logica da lui stesso espressa del "noi siamo un pò in tutti i partiti".
Sono poi stati ripercorsi episodi relativi all'interesse manifestato dalla 'ndrina valdostana per le elezioni comunali del 2015 e raccontati a più riprese nelle mille pagine dell'ordinanza di custodia cautelare emessa il 23 gennaio nei confronti degli indagati (undici dei quali proprio oggi erano a processo a Torino in rito abbreviato e per i quali è attesa sentenza giovedì 11 giugno).
Un colonnello dei Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale-ROS di Torino ha poi parlato del traffici internazionale di droga tra Spagna e Piemonte, oggetto principale del processo torinese. Il convincimenro dei carabinieri del Ros è che i fratelli Bruno e Giuseppe Nirta (Giuseppe Nirta classe 1965 e ucciso in Spagna nel 2017 ndr) e i fratelli Di Donato avessero intrapreso attività di reperimento e spaccio di stupefacenti. Il colonnello ha ricordato che i fratelli Di Donato come i Nirta erano già comparsi nell'inchiesta Minotauro sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte
Si apprende così che Marco Fabrizio Di Donato avrebbe partecipato, in un ristorante a Cuorgné, a riunioni di vertice delle undici 'locali' torinesi di 'ndrangheta.