Aosta Capitale - 22 aprile 2020, 16:33

Aosta: Caminiti invita i colleghi consiglieri a rinunciare al compensi e devolverli al Servizio Spesa

RESTIAMO A CASA – Con interpellanze, ordini del giorno e mozioni il consigliere comunale sollecita attenzione e solidarietà per fronteggiare lì’emergenza coronavirus

“Dobbiamo capire, renderci conto ma soprattutto agire concretamente, ognuno quanto più può, per sostenere chi ha è stato aggredito dal coronavirus. Non è più il tempo delle mozioni degli affetti o delle solidarietà parolaie bisogna agire”. E’ il filo conduttore di alcune iniziative promosse dal Consigliere comunale di Aosta, Vincenzo Caminiti, che saranno discusse nella prossima adunanza dell’Assemblea comunale.

Caminiti prende atto dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, che purtroppo si sta trasformando anche in una straordinaria emergenza economica. “Per molte attività come bar, ristoranti, albergatori – ricorda Caminiti - le limitazioni dovute al coronavirus saranno, seppur obbligatorie, devastanti visto che dovranno limitare notevolmente i posti per i clienti”.

E’ pur vero – si legge nel documento di Caminiti - che Sindaco e tutta la giunta stanno lavorando per trovare delle soluzioni, ma sono necessarie azioni dirompenti che facciano sentire la vicinanza della Pubblica Amministrazione a chi è in difficoltà.

Tre i punti chiave indicati da Caminiti: non fare pagare, per almeno 3 ann,i la tassa sui dehor in modo che ristoranti e bar possano in parte limitare le gravi perdite dovute dall'emergenza; non fare pagare l'occupazione di suolo pubblico anche per altri tipi di commercio; togliere il pagamento della sosta nelle zone blu il sabato “per invogliare così a tornare nel centro città per fare gli acquisti”.

Analoga attenzione Vincenzo Caminiti la chiede per le famiglie, tant’è che con un ordine del giorno, considerato che l'emergenza coronavirus sta colpendo la popolazione oltre che a livello sanitario anche a livello economico, chiede al Consiglio di valutare la possibilità di intervenire verso l'Arer per la sospensione del pagamento degli affitti. “A tutti i livelli amministrativi si evince – spiega Caminiti - che vi è un problema di affitti, non solo per i locali ad uso commerciale, ma anche per le abitazioni civili”.

La porposta nasce dalla constatazione che “viene difficile interporsi tra privati, ma verso gli alloggi gestione ARER si potrebbe intervenire con una sospensione dei pagamenti degli affitti fino alla fine dell'emergenza coronavirus, permettendo alle persone di avere qualche soldo in più per sfamare la propria famiglia”.   Caminiti affronta poi la questione della straordinaria emergenza economica che sta aggredendo “oltre i cittadini con povertà cronica, molti cittadini che hanno perso il lavoro o purtroppo un loro caro che era anche fonte del sostegno economico familiare, e quindi rientrano nella fascia sempre più numerosa da aiutare”.

E’ pur vero osserva il Consigliere che nei confronti dei soggetti più deboli sono previsti aiuti e forme di sostegno a livello locale, regionale e nazionale ma che ora più che mai rischiano di essere insufficienti. “Ognuno – sottolinea il Consigliere - fa della beneficenza o donazioni come meglio crede in virtù della propria sensibilità e sicuramente anche i consiglieri della città di Aosta si sono adoperati a tal proposito”, ma poiché i costi della politica sono pagati con le tasse versate dai cittadini, secondo Vincenzo Caminiti “crea disagio percepire le indennità da consiglieri quando per il resto della popolazione si sono bloccate le entrate. Oltretutto abbiamo tutti un lavoro e le giornate dedicate al Consiglio comunale sono già retribuite come permessi giustificati dalle aziende per cui lavoriamo. Eventualmente credo che solo i liberi professionisti all'interno del consiglio debbano fare un piccolo sforzo”.

Camini ti invita tutti a considerare l’emergenza “con responsabilità e siano i politici a dare il buon esempio rinunciando al compenso che non cambierà sicuramente la vita di nessun politico visto che tutti riconoscono di dedicarsi alla politica per passione, questa è l'occasione per dimostrarlo”. Detto tutto questo Caminiti propone a tutti consiglieri di rinunciare dal primo maggio al compenso di consigliere facendone comunicazione al servizio tesoreria del comune di Aosta sino alla fine dell'emergenza e destinare tale somma al "sevizio spesa" dell'assessorato politiche sociali. In alternativa propone di devolvere il tutto al Banco Alimentare o comunque a tutte quelle associazioni no profit che si occupano di fornire i generi di prima necessità alle famiglie in stato di bisogno.

Precisa Caminiti: “E’ chiaro il Sindaco e tutta la giunta hanno dovuto lasciare il proprio lavoro per occuparsi dell’Amministrazione a tempo pieno e quindi questo ordine del giorno vuole arrivare solo alla coscienza e sensibilità dei consiglieri comunali ma nulla vieta alla giunta di valutare almeno una riduzione di compenso”.

Una proposta dirompente quella di Caminiti conoscendo il braccino corto dei troppo politici che, peraltro quelli del Comune di Aosta, avrebbero finito la Consiliatura e che proprio per il coronavirus le elezioni sono state rinviate da maggio a sine die e quindi da subito viene sgombrato il campo da qualsiasi speculazione elettorale visto che chissà quando sarà rinnovato il Consiglio comunale.

red. el.