Definire un indicatore socio-economico nuovo per poter applicare dei piani tariffari sui servizi di pubblica utilità adeguati alle reali condizioni dei nuclei familiari è l'obiettivo di un emendamento presentato dall’Assessore prevede che sarà sviluppato il fattore famiglia con una revisione e un coordinamento delle iniziative in materia partendo, in via sperimentale, dai contributi erogati dall’Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali per poi coinvolgere tutti i principali contributi a sostegno delle famiglie.
"Il fattore famiglia - secondo Baccega - permette di risponde ad una domanda di maggiore equità nella distribuzione delle risorse destinate al welfare".
Attraverso l’introduzione sperimentale del fattore famiglia "si vuole verificare - ribadisce Baccega - i reali mezzi posseduti dal nucleo familiare, partendo dall’ISEE per tenere conto della composizione del nucleo, della presenza di figli ed eventuali disabili, e delle condizioni patrimoniali del nucleo".
Una volta analizzati i risultati dell’introduzione sperimentale del fattore famiglia durante il 2020, si potrà proporre per il 2021 la stesura di un piano integrato delle politiche familiari, che coinvolga tutti i servizi messi in campo dalla Regione, affinché si possa raggiungere una maggiore equità sociale e una contribuzione delle famiglie in linea con le reali capacità economiche del nucleo familiare.