Le norme sulla sicurezza di chi partecipa alle sagre, alle fieri e alle manifestazioni in genere stanno mettendo in ginocchio la buona volontà di centinaia di volontari, soprattutto delle Pro Loco che devono, per giunta, sostenere onerosi impegni economici per autorizzazioni e per la burocrazia in genere.
Non è un caso, infatti, che numerose proloco stanno ripensando lo proprio futuro e anche recentemente si è assistito alla cessazione dell’attività di alcune proloco. “Certo è – spiega Pericle Calgaro, Presidente regionale dell’Associazione ProLoco VdA, nonché dirigente nazionale – che con il ritorno delle Foire di Donnas e Sant’Orso, l’ansia per le nostre piccole Associazioni si fa sentire”. Dopo il fatto gravissimo successo a Torino in piazza Castello, le Pro Loco italiane sono state messe in croce nell'organizzare le svariate manifestazioni, solitamente di medi e piccole dimensioni.
Per questo i vertici delle ProLoco, ma non solo, sollecitano “la semplificazione la normativa per le piccole e medie manifestazioni, minimizzare la burocrazia per le pro loco ma anche per le amministrazioni comunali ed i sindaci, un intervento economico per affrontare i costi esosi per la gestione della sicurezza”.
A livello nazionale, l'Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane) terrà domenica 19 gennaio a Roma un Consiglio Nazionale con tutti i Presidenti Regionali delle Pro Loco d'Italia. “Sarò presente –aggiunge Calgaro - e ci faremo portavoce nuovamente nella ricerca di una normativa che semplifichi le procedure e le incombenze, nella sicurezza come sempre, per le nostre piccole associazioni di volontariato”.