Preg. Direttore
Dopo un lungo periodo di silenzio, sollecitato dalle notizie che la stampa locale, in più di un occasione, ha fornito ai lettori riguardo la sempre più vicina FUSIONE tra BIVERBANCA E BANCA CR. ASTI, Le chiedo spazio per anticipare l’unica argomentazione “forte” che gli artefici di questa scellerata operazione tenteranno di utilizzare, per giustificare e per rendere più credibile il vero “FUNERALE” della ex gloriosa CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA.
Prendo fin d’ora impegno a fornire, con dovizia di particolari, il mio pensiero a tutti coloro che non appartengono al cerchio magico, ma sono di fatto i veri protagonisti delle fortune dell’ Istituto fondato nel 1856 da Mons. Losana(i clienti), nel momento in cui la fusione sarà ufficiale, presumibilmente a metà del 2020.
Ovviamente la mia sarà la consueta “unica voce fuori dal “coro”, ma una voce che Le assicuro trova consensi fra la gente, voce che non avrà l’ambizione di disturbare minimamente le scelte strategiche né del Consiglio di Amministrazione della FONDAZIONE CR BIELLA, al cui Presidente attuale va la mia grande stima personale, in quanto ha ereditato una situazione ormai compromessa, né tanto meno dell’Organo di Indirizzo della medesima, organi, i cui membri vengono regolarmente nominati da scandalose spartizioni partitiche, nei quali alcuni componenti, possono vantare, tra le Loro competenze, professionalità in scienze motorie e gloriosi trascorsi sportivi a livello locale.
I novelli “CUCCIA” di parte Biellese che dopo millenni di campanilismo sfrenato (vedi separazione delle Province) hanno, Loro malgrado, voluto stringere un patto di “amicizia” con il popolo risaiolo e subirne le scelte, ci racconteranno che con la Fusione nulla cambierà per il popolo Biellese e Vercellese, anzi conteremo di più, e le insegne che campeggiano sulle Filiali ed il relativo logo che nel 1994 abbiamo ”pensato” resteranno le medesime, BIVERBANCA.
Ebbene cari Biellesi non credeteci e Vi spiego il perchè: Le insegne Biverbanca verranno mantenute, speriamo ancora per molto, non già perché i rappresentanti della parte Biellese e Vercellese hanno ottenuto un tale privilegio, ma perché commercialmente la Banca CR Asti, la vera proprietaria della nostra Biver, ha tutto l’interesse che nulla cambi, in quanto qualora venissero sostituite, le nostre Filiali si svuoterebbero, con ingenti danni economici.
Pensate, per un attimo, a che cosa succederebbe a VALDILANA o in VALSESIA se improvvisamente apparissero le insegne BANCA CR ASTI, banca, francamente, a Loro sconosciuta.
Per dimostrare in modo concreto ciò che ho appena affermato, termino raccontando ai lettori e soprattutto ai Biellesi tutti, quelli che vogliono bene alla BIVER e che non pensano soltanto alle poltrone, un’esperienza personale vissuta verso la fine di Ottobre del corrente anno.
Una sera ho accompagnato mia moglie e mia figlia a Milano per assistere ad uno spettacolo musicale, durante il quale, io ho approfittato per fare una lunga passeggiata in centro. Avendo del tempo a disposizione e ricordandomi di essere stato un bancario e soprattutto fiero di esserlo stato in Biverbanca, ho voluto passare davanti alla filiale che la Biver, nel 1998, con grandi sforzi dell’allora direttore Generale Dr. Federico Della Grisa, volle aprire nella capitale economica Italiana, prima in Via Muratori, filiale poi trasferita in Via Manzoni 12.
Con grande sgomento, stupore e sorpresa ho preso atto che la capogruppo Banca CR Asti, il vero attuale proprietario dell’Istituto, aveva, per chiari interessi commerciali, (è innegabile che vantare una presenza nella città della Borsa costituisce un fiore all’occhiello in termini di immagine) sostituito le insegne della Filiale che BIVERBANCA aveva aperto, forte dell’esperienza maturata nel 1987 con l’insediamento a Torino.
Ricordo ai Biellesi che nel 2009/10, con la famigerata gestione MONTE DEI PASCHI, sulla quale ho ampiamente scritto a suo tempo, ha già “perso” la sua Filiale di ROMA aperta nel 1999 nel centro della capitale. Sarebbe interessante conoscere al proposito il pensiero dei rappresentanti nominati dalla Fondazione CR BIELLA nel Consiglio di Amministrazione di Biverbanca, ammesso che siano stati messi al corrente di una semplice sostituzione di insegna a Milano che ora vede campeggiare il logo della BANCA CR ASTI soppiantando quella di BIVRBANCA; probabilmente era bruciata e da sostituire.
Nel rinnovare ai lettori l’impegno a ritornare sulla questione BIVER in occasione della definitiva ed ufficiale estinzione della nostra BANCA, la cui colpa non è certamente da attribuire al Presidente Franco Ferraris, ma al Suo predecessore Avv. Luigi Squillario, senza il quale i Biellesi, oggi, avrebbero potuto, considerato il posizionamento della Banca fra le Casse di risparmio Italiane, essere la Capogruppo di un medio Istituto di Credito.
Emilio Vaglio