Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha osservato: «Il lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi è stato cancellato e soppiantato dalle vicende che oggi necessariamente trattiamo, in una situazione né politicamente né istituzionalmente sostenibile. La Lega può guardare negli occhi i cittadini perché ha mantenuto la direzione che aveva intrapreso scegliendo di non allearsi con le forze politiche che hanno portato alla dissoluzione della nostra Regione, non piegandosi all'offerta di poltrone e vantaggi. Il Governo Fosson è stata una parentesi tra un arresto e una serie di avvisi di garanzia. Sarebbe incredibile anche solo abbozzare l'idea di continuare con "maggioranze salciccia" create soltanto per sopravvivere. Sarebbe incredibile soprattutto dopo quanto emerso dalle intercettazioni riportate sugli organi di informazione. Come possiamo pensare che il Presidente Prefetto, Assessori e Consiglieri abbiano proseguito la loro attività pur sapendo di essere coinvolti in questa indagine? Ne va dell'autonomia gestionale di quest'organo, della serenità gestionale degli eletti: come possiamo assumere decisioni per il bene dei valdostani sapendo che i risultati elettorali possono essere stati falsati? A fronte di un'inopportunità politica e istituzionale, nonché di un vulnus nella composizione di questo Consiglio, chiediamo di restituire democraticamente la parola ai cittadini, di tornare alle urne per eleggere, finalmente, liberamente i propri rappresentanti.»