Una persona che assume un ruolo di manager in una società dovrebbe essere nominata per le sue capacità, la sua formazione, la sua professionalità. Quindi una persona competente all’altezza del ruolo; se è un manager responsabile studia, si documenta e si forma a spese proprie considerato che l’incarico prevede un lauto compenso ed un premio di ‘produzione’.
Ma così non è all’Aps, l’azienda del Comune di Aosta il cui CdA è composto da tre composto da tre 'manager' nominati da Fulvio Centoz, il sindaco autocandidato. Del management, tra gli altri figura Antonella Barillà, compagna di partito del sindaco e candidata nel Pd, che è assurta alla carica di vice presidente.
E proprio il CdA, del quale fa parte la signora Barillà, le ha finanziato un master di II° livello presso l’università di Ferrara, dal titolo “Perf.ET Miglioramento della performance degli Enti territoriali e delle altre pubbliche amministrazioni”.
Etienne Andrione Vice presidente del Consiglio Comunale di Aosta
Il fatto è stato portato alla luce del sole dai consiglieri Pietro Verducci e Etienne Andrione che sull’argomento hanno presentato una mozione ed una interrogazione.
Scrive Etienne Andrione nella sua interrogazione: “la spesa deliberata ammonta a 3.000 euro senza altri oneri a carico dell’Azienda”, ma il master - si legge nell’interrogazione del consigliere leghista - “comporterebbe un tirocinio, per l’ammontare di 100 ore, presso la stessa A.P.S., in cui la tirocinante dovrebbe ‘supportare l’elaborazione dei piani anticorruzione, trasparenza e tutto quanto previsto dal decreto 231 che dovranno essere aggiornati nei primi mesi del 2020”, logico chiedersi chi farà da tutor alla tirocinante che è un manager aziendale.
Scrive ancora Andrione: “Il Master indicato ha però attualmente un costo (anno 2019/2020) di 5.000 euro, una durata di 1.875 ore, di cui 620, tra cui le 100 di tirocinio, non dedicate allo studio individuale e che sono perciò sottoposte a controllo di frequenza, possibile anche a distanza, per un equivalente quindi di 17 settimane lavorative sulla base di un orario di 36 ore/settimana”.
C’è da chiedersi come, fintanto che studia, la signora Barillà potrà assolvere il suo compito di manager dell’Aps. E poi c’è il risvoto ridicolo sollevato da Andrione e riguarda “il giudizio sulla resa del tirocinio stesso è reso dal C.d.A. di A.P.S. di cui uno dei membri è il tirocinante stesso”.
Può essere però che l’Aps intenda investire in una risorsa per il prossimo futuro visto che il CdA dell’Aps scadrà il prossimo anno e quindi la signora Barillà potrebbe diventare una consulente dell’Aps che le ha pagato il master.