"Evitiamo una Pompiod 2: siamo in una fase di predisposizione della discarica e non di conferimento, cerchiamo quindi di modificare gli atti in autotutela, facendo una valutazione se autorizzare tutte queste tipologie di rifiuti. Se l'approccio è questo mi sembra più che corretto, perché la preoccupazione nella popolazione è davvero tanta". L'auspicio è di Elso Gerandin (Mouv) che sulla discarica di Chalamy ha presentato un'interpellanza-
Elso Gerandin
"Le analogie tra la discarica per rifiuti inerti di Chalamy con quella di Pompiod ad Aymavilles, che ha fatto emergere diverse preoccupazioni sono evidenti, per questo chiediamo al Governo se voglia dare indicazioni perché a Chalamy possano essere conferiti esclusivamente materiali inerti e non rifiuti non pericolosi. Ci chiediamo anche perché siano stati prorogati i tempi di conclusione della preparazione della discarica fino a ottobre 2020 anziché al 2018, tra l'altro con un semplice provvedimento dirigenziale a fronte della delibera della Giunta regionale del 2014. Fermiamo questa discarica prima che si trasformi in un problema e che arrivi in Consiglio una nuova petizione.»
Nella risposta, l'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, ha assunto l'impegno a organizzare da subito un incontro con la Commissione consiliare competente «al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco e fotografare lo stato dell'arte: c'è la volontà di affrontare nel merito la questione, al di là delle bandierine ideologiche, per trovare delle soluzioni.» Entrando nel merito delle domande poste, l'Assessore ha ricordato che «la discarica per rifiuti speciali
In merito alle tempistiche di realizzazione dell’opera, l'Assessore Chatrian ha spiegato che «la proroga si è resa necessaria in quanto le trattative per l'affitto di ramo d'azienda, come specificato dall’impresa CAPE Srl (titolare dell'autorizzazione), si sono concluse solo a settembre 2018 con l’individuazione dell’impresa Dimensione Green Srl, a cui è stata successivamente volturata la titolarità dell’autorizzazione. La proroga è stata autorizzata con provvedimento dirigenziale in quanto si tratta di atti che non hanno natura discrezionale, e trattandosi per di più di un impianto di discarica il cui progetto era stato assoggettato alla Valutazione di impatto ambientale nel 1995.»
Il Consigliere Elso Gerandin, nella replica, ha accolto con favore l'impegno di confrontarsi al più presto in Commissione consiliare: «Evitiamo una Pompiod 2: siamo in una fase di predisposizione della discarica e non di conferimento, cerchiamo quindi di modificare gli atti in autotutela, facendo una valutazione se autorizzare tutte queste tipologie di rifiuti. Se l'approccio è questo mi sembra più che corretto, perché la preoccupazione nella popolazione è davvero tanta.»