CRONACA - 11 ottobre 2019, 10:25

Al casino lievitano gli incassi ma nelle casseforti evaporano le fiches

Le cronache raccontano che gli incassi del nostro casinò sono in crescita. Vuol dire che se la politica non ci mette il becco funziona; praticamente va avanti per inerzia e nessuno lo frena acquista velocità.Infatti nel secondo trimestre si quest'anno ha incassato quasi 14,4 milioni e nel primo quasi 15 milioni. Quelli del terzo trimestre ancora non si conoscono ma pare che la curva continui a salire.

Solo Sanremo ha fatto sapere che nei primi nove mesi dell’anno ha incassato 34,7 milioni e settembre ha confermato il trend più che positivo degli incassi.

Il risultato mensile si attesta a € 3,6 milioni con un incremento del 5% rispetto allo stesso mese del 2018. Superati € 34,7 milioni di introiti nei primi nove mesi del 2019 (+ 1,74 milioni di euro) con un aumento percentuale del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Anche a settembre il Casinò ha dispensato vincite a piene mani. Le Slot machines hanno elargito, a settembre, più di € 533.000 assegnando 48 premi (del valore superiore a € 4.999).

Chiusa la parentesi su Sanremo per riotornare al casino della Riviera delle Alpi pare che mentre lievitano gli introiti nelle casseforti evaporino le fiches. Infatti pare che da una cassa americana, situata al primo piano, e gestita da una decina di dipendenti, siano evaporati più di 50mila euro; altri 1500 euro dormienti in un’altra cassa americana del piano terra pare non abbiano risposto all’appello.

A Saint Vincent bocche cutite. Si coglie solo vaghi così dicono anche se pare - il condizionale è 'obbligo - che della cosa se ne stiano occupando seriamente anche perché è da chiarire come possano evaporare le fiches senza che le telecamere rilevino il fenomeno. Ma pare anche che le telecamere non siano in grado di registrare i vapori e quindi potrebbero far ricorso a qualche cacciatore di fantasmi per svelare il mistero.

Ci sarà pur un responsabile delle casse che deve verificare il tutto. Per altri dipendenti l’azienda ha assunto provvedimenti disciplinari che poi ha dovuto ritornare sui proprio passi perché il tutto si è rilevato infondato.

I cacciatori di fantasmi con ogni probabilità dovranno occuparsi dei regali che entrano dalla portineria e finiscono chissà dove. Tutto questo anche se il regolamento interno pare vieti ai dipendenti di ricevere doni.

I cacciatori di fantasmi dovranno anche capire chi ha l’autorità interna non fa applicare il regolamento, sempre che lo stesso non sia evaporato come le fiches.

red. cro.