Mentre impazza l’estate ed il flusso di turisti non pare viaggiare a pieni giri, il presidente dell’Associazione Albergatori Valdostani, Filippo Gerard di Cogne ha imbastito una polemica con i colleghi.
A Cinzia Timpano della Gazzetta Matin ha dato conto di tensioni in corso tra albergatori, soprattutto a Courmayuer, tra chi pratica prezzi troppo aggressivi “una guerra al ribasso davvero eccessiva che danneggia altri albergatori configurandosi proprio come concorrenza sleale”, e chi mantiene i livelli di mercato. Per il Presidente dell’Adava è un discorso da affrontare con urgenza”. E fin qui tutto bene.
E’ pur vero che nel 2017 con 146 sì contro 113 no il ddl concorrenza è diventato ufficialmente legge e tra gli ambiti sottoposti a revisione anche quello dell'hotellerie.Si tratta della cosiddetta legge anti-Booking, che cancellando le clausole del parity rate, permette agli albergatori di proporre prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli offerti online dai diversi mediatori.
Ma che sia proprio il presidente dell’Adava a versare benzina sulla polemica è davvero paradossale visti i prezzi che pratica nel suo bell’albergo. Gli albergatori valdostani sono davvero sono stanchi del fenomeno abusivi e della concorrenza sleale e in nero.
Il settore si divide in alberghiero ed extralberghiero e senza voler criminalizzare tutti, anche quelli che lavorano bene, si registra nel settore extralberghiero una considerevole presenza di abusivi e improvvisati. Tanti albergatori sono stanchi e anche preoccupati di questa concorrenza sleale, che è una emergenza e colpisce le nostre tasche.
È ormai evidente che la rivoluzione digitale ha trasformato profondamente le dinamiche di ogni settore anche quello alberghiero; ogni operatore ha dunque la necessità di strategie nonché di strumenti che permettano di anticipare l’evoluzione del mercato e le dinamiche che regolano il proprio business. Insomma gli albergatori devono fare squadra ma se il capitano si adegua alla concorrenza allora tutto crolla.