CRONACA - 13 giugno 2019, 17:00

Saluto fascista al termine di evento pubblico, indagini della Digos su quattro valdostani

Posano sorridenti in fotografia con il braccio destro teso nell'inequivocabile saluto romano o meglio, nella comune interpretazione, fascista. Sono quattro cittadini valdostani 'immortalati' al termine di un incontro pubblico svoltosi sabato 8 giugno, ovvero la presentazione ad Aosta di un volume a fumetti dal titolo 'Sergio Ramelli, quando uccidere un fascista non era reato', che ripercorre la storia di Sergio Ramelli, giovane studente di destra ucciso a Milano nel 1975. 

La foto circola da alcuni giorni sui social e da 'goliardata' tra camerati è divenuta immagine dichiaratamente provocatoria, tanto da attirare le attenzioni della Digos della questura di Aosta che ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di apologia di fascismo, reato previsto dalla legge Scelba del 1952.

Va precisato che, quand'anche la polizia valutasse illeciti i comportamenti dei quattro valdostani, difficilmente si potrebbe giungere a un processo. Contrariamente al nome, infatti, la legge Scelba si occupa di punire soprattutto chi tenta di ricostruire il vecchio partito fascista, piuttosto che chi lo difende o esprime opinioni favorevoli al fascismo.

p.g.