La continuità ai vertici della Monterosa SpA permetterebbe di portare avanti e migliorare le sinergie sul territorio messe in atto in questi ultimi anni, ai fini di far conoscere sempre di più l’area nella quale ci troviamo ad operare. E’ il fil rouge che sta marcando la presa di posizione di numerosi operatori turistici della Val d’Ayas e del Consorzio Gressoney Monterosa che rivendicano il diritto di chiede e ottenere dalla politica la continuità gestionale del Cda della Monterosa Ski guidato da Giorgio Munari che l’opposizione del Consiglio Valle sostenuta da Claudio Rerstano del PnV vuole cambiare.
Ai circa 150 operatori turistici che hanno chiesto la conferma del Cda si aggiungono numerosi sindaci della Bassa Valle che si stanno confrontando e riunendo per chiedere la continuità gestionale del CdA in carica con il quale “si è finalmente iniziato a ragionare su una promozione turistica dell’area Monterosa e più in generale dell’intera bassa Valle a 360°, superando campanilismi ormai anacronistici, come dimostrato dalla nascita del portale di destinazione www.visitmonterosa.com, che racchiude sotto un unico cappello tutti gli eventi, le news e le iniziative dei territori facenti parte dell’area, rendendo più facile al cliente il reperimento di qualsiasi informazione”.
Secondo gli operatori turistici e non solo anche a livello di politiche commerciali condivise messe in atto stanno riscuotendo sempre più successo, andando ad aumentare la qualità dei servizi resi agli utenti.
Visti i continui rinvii riguardanti la nomina del presidente e del consiglio di amministrazione della società Monterosa spa ed i numerosi attacchi che vengono rivolti all'attuale consiglio d'amministrazione con petizioni varie e lamentele di coloro che si sono visti togliere insensati privilegi di cui godevano in passato, e preoccupati dalle voci riguardanti un eventuale avvicendamento dell'attuale amministratore, un cospicuo gruppo di imprenditori della Val d'Ayas ha ritenuto opportuno esprimere la propria solidarietà ed apprezzamento per il lavoro fatto e per i risultati economici ottenuti nei confronti dell'attuale CDA.
E aggiungono: “Consapevoli delle problematiche derivanti dalla legge Madia, di cui purtroppo di questi tempi si è fatto un gran parlare a causa delle note vicende del Casinò de la Vallè, riguardo ai finanziamenti alle partecipate che presentino bilanci passivi, ci chiediamo se non sarebbe opportuno dare continuità ad un gruppo di lavoro e ad un progetto che finalmente ci sta portando dei risultati tangibili anziché continuare a cambiare in nome di una logica non meritocratica che non condividiamo, con il rischio di ritrovarci nuovamente sull'orlo del baratro”.