Una sala del CSV di Aosta gremita ha fatto da cornice, nel tardo pomeriggio di giovedì 25 ottobre, alla presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2018 redatto dal Centro Studi e Ricerche IDOS in partenariato con il Centro Studi Confronti, finanziato dal fondo 8 per mille della Chiesa Valdese. “L’aggiornamento periodico del data base delle Nazioni Unite porta nel 2017 il numero dei migranti nel mondo a 258 milioni con una incidenza del 3,4 per cento rispetto ai 7,6 miliardi di abitanti che popolano la Terra “. Ha esordito così Guido Bonapace del Centro studi e ricerche IDOS. “Il numero maggiore e’ insediati in Europa (83,3 milioni), seguita dall’Asia (74,5 milioni), dalle Americhe (66,8 milioni ), dall’Africa (24,5 milioni) e dall’Oceania (8,2 milioni).
Immigrazione e disinformazione
"L’Italia è il paese al mondo con il più alto tasso di disinformazione sull’immigrazione – ha sottolineato William Bonapace, referente regionale Idos -. Non sorprende dunque che gli italiani risultino i cittadini europei con la percezione più lontana dalla realtà riguardo al numero di stranieri effettivamente presenti nel nostro territorio".
In Italia infatti il numero di cittadini stranieri residenti corrisponde all’8.5% della popolazione, pari a circa 5 milioni di persone, dato pressoché stabile dal 2013 ad oggi.
Il calo demografico preoccupante
"Il vero problema, nel nostro paese, è il calo demografico in atto. Le politiche di natalità che l’attuale governo vuole mettere in campo avranno effetto solamente fra trent’anni. È evidente quindi –ha concluso Bonapace – che studi come questo siano necessari per una comprensione più esatta di un fenomeno destinato a riguardarci sempre di più. Studi che dimostrano anche come non sia in atto alcuna sostituzione etnica".
I dati statistici della Valle D’Aosta
A fine 2017 risiedevano in Valle 8117 stranieri , 140 in meno rispetto all’inizio dell’anno, pari ad una riduzione dell’1,7 per cento . Prosegue pertanto la tendenza al ribasso iniziata nel 2013 , anno in cui gli stranieri erano il 7,3 per cento della popolazione . Nel 2017 la percentuale si è fermata al 6,4 per cento , valore pari a quello del 2009 .
L'incidenza dei residenti stranieri in Valle, quindi, risulterebbe inferiore di 4,3 punti percentuali rispetto alla media dell'Italia nord-occidentale (10,7%) e di 2,1 punti percentuali rispetto a quella nazionale (8,5%). La diminuzione dei residenti stranieri in Valle risulta ancora più intensa de dal totale si sottraggono i cittadini provenienti dalla Unione Europea (507 residenti) e gli Svizzeri (20) . Il parallelo calo delle acquisizioni di cittadinanza (scese a 447 quasi 200 in meno rispetto alle 640 dell’anno precedente) e il numero contenuto di decessi tra gli stranieri (19) evidenziano il fatto che la costante riduzione di presenze non può essere semplicemente imputata a tali fattori , bensì ad un indebolimento dell’attrattivita’ della regione.
Da dove provengono gli stranieri
La nazionalità con maggior numero di rappresentanti è quella romena (30,9%), seguita da quella marocchina (18,7%) e quella albanese (8,9%); soltanto i cinesi sono in aumento.
Immigrazione e mondo del lavoro in VdA". La popolazione straniera rappresenta il 7% della forza lavoro regionale: il 72% opera nel settore dei servizi, il 22,3% nel settore industriale e l'agricoltura il 5,6%. I lavoratori autonomi, invece, raggiungono il valore percentuale più basso registrato a livello nazionale..
Il calo ha coinvolto tutte le nazionalità, tranne quella cinese, unica a registrare un trend positivo attestandosi intorno al 3,8% della popolazione straniera residente.
Donne. Si conferma invece una accentuata femminilizzazione della popolazione straniera con le donne che rappresentano il 56,2% dei residenti, un valore al di sopra della media nazionale (52%).
La maggior parte di queste proviene dalla Romania (62,9%), dall’Ucraina (85,3%) e dalle Filippine (70,3%).
I riflessi sulla popolazione scolastica
La contrazione degli stranieri residenti in Valle d’Aosta si riflette anche sulla popolazione scolastica, dove gli alunni con cittadinanza straniera sono passati dai 1255 nell’anno scolastico 2016/2017 ai 1247 dell’anno scolastico 2017/2018. Gli alunni marocchini (331) sono i più numerosi seguono i rumeni (315), gli albanesi (167) e i cinesi (78). Nell’anno scolastico 2016/17 il 56,9 per cento degli alunni stranieri , ossia 736 studenti, era nato in Italia.
La nostra regione si colloca poi all’ultimo posto fra le regioni italiane rispetto ai minori stranieri non accompagnati: nel 2017 sono state solo 4 le presenze , 3 nel 2016, 5 nel 2015 con una sola struttura di accoglienza.
Stranieri: il primo Sprar valdostano
“A partire dal mese di luglio 2017 la Valle d’Aosta ha avviato il suo primo progetto Sprar” ha illustrato Fulvia Tartaglione della Cooperazione Trait d’Union . “Fino ad allora era l’unica regione italiana a non avere progetto di questo tipo , risultando ancora al 1’ dicembre 2017 il territorio con il minor numero di persone accolte in Italia (339 rispetto alle 284 dell’anno precedente ). A fine 2017 gli Sprar attivi sul territorio regionale erano 25 su 31340 posti disponibili a livello nazionale (in Molise ne risultavano attivi 640, in Basilicata 605, in Umbria 474).”
I comuni aderenti
“I comuni che hanno aderito al primo progetto sono stati Champorcher, Saint-Vincent e Saint-Rhemy-en-Bosses la cui gestione e’ affidata ad un consorzio d’impresa formato dalle Cooperative La Sorgente e Trait d’Union con sei operatori coinvolti. Le tre amministrazioni comunali hanno deciso di agire , oltre che per ragioni umanitarie, anche per evitare la possibile apertura di un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) nel loro territorio. “ ha proseguito Tartaglione.