In linea con l’operatività della giunta Spelgatti, impegnata a studiare e ricercare attaché, Giulio Matteo, uomo di fiducia della Giunta Marquisi-Chatrian dalla quale ha ricevuto l'incarico di Amministratore unico, continua a fare girare la roulette degli incarichi esterni.
Dunque Di Matteo continua ad operare in continuità con la Giunta Spegatti. Lui fa pagare dazio ai lavoratori e affida incarichi esterni. La Giunta Spelgatti taglia gli assessorati per aumentare gli attaché che costano ben di più di un assessore.
E tutto questo succede perché abbiamo una politica che sarebbe inadeguata persino a gestire un chiosco di hot dogs. Eppure ci sono imprenditori pronti ad investire sulla nostra casa da gioco. Ma la nostra classe politica fa orecchi da mercante. Ha paura di perdere potere clientelare. E tutto questo mentre la nostra autonomia è in grave pericolo. E’ necessario da subito un progetto forte e di eccellenza che si vuole evitare che nel giro di un paio d’anni la nostra autonomia venga azzerata.
E tutto questo perché tra incapacità e arroganza di chi non vuole ammettere i propri errori e non si rendono conto sono come l’orchestra del Titanic che continua a suonare mentre la nave affondava.
Ma c’è da chiedersi con quale indicazione del Consiglio Aggravi si presenta all’Assemblea di fine mese visto che non ha nessuna indicazione in merito visto che il Consiglio è in vacaza e prima di andare in vacanza ha votato una risoluzione che posticipa a fine settembre la discussione sul casino.
Ma c’è anche un aspetto molto più delicato che è tutto politico. I giudici della Corte dei Conti stanno scrivendo la sentenza per i finanziamenti al casino. L’eventuale fallimento potrebbe, quindi, condizionare la stesura della sentenza perché a fronte di tanti soldi erogati la partita si chiude sulla falsa riga del casino di Campione. E della questione sono interessanti in tanti appartenenti alla maggioranza della presidenta Spelgatti.
Per questo i politici oggi al governo che stanno passando sotto le forche caudine della Corte dei Conti voglio evitare il fallimento; ma la Lega di soldi a Di Matteo non ne vuole più dare. Perché lo vuole mandare a casa. Per mettere chi non si sa. E per cosa fare meno ancora.
Infatti il casinò non ha più liquidità; ha raschiato persino il barile delle casse giochi e slot e quindi rischia il fallimento. E a pagare saranno lavoratori come quelli di Campione. Infatti, Chatrian aveva preso ad esempio il casino lombardo, nell’ exclave italiana in territorio svizzero, per rilanciare Saint Vincent.