L’approssimarsi del 26 giugno, data di convocazione del primo Consiglio regionale della nuova legislatura, impone di trovare rapidamente delle intese che consentano di evitare dei rinvii che porterebbero ad una pericolosa fase di ingovernabilità. A rendersene conto è l’Uv che passato un mese delle elezioni regionali del 20 maggio si ricorda di essere forza di maggioranza si dice disponibile a confrontarsi con le altre forze politiche.
Oggi ha diffuso una nota per spiegare che: “Ritiene indispensabile lavorare per cercare di superare i limiti dell’attuale frammentazione politica, andando al di là dell’attuale fase di impasse per scongiurare il pericolo di un ritorno alle urne”.
L'Uv, inoltre, “allo stato delle cose considera irrealistico e rischioso cercare di costruire maggioranze che si basino unicamente su calcoli aritmetici”. Infatti, una serie di veti incrociati e di distinguo non hanno ancora consentito la composizione di una maggioranza di governo per la Valle d’Aosta. L’Uv solo ora “auspica che la nuova legislatura possa iniziare regolarmente per consentire di operare, in tempi rapidi, su temi e dossier urgenti, le cui scadenze non sono rinviabili”.
Convinta della grammaticità del momento da viale Partigiani l'Uv scrive che “è necessaria un’assunzione di responsabilità chiara da parte delle forze politiche, alle quali spetta il compito di confrontarsi per dare vita a una governabilità che possa dare risposte concrete a tutta la Comunità Valdostana”, ma non dice quali risposte intende dare alla Comunità.
L’Union Valdôtaine, però, rilancia e ricorda che è “indispensabile lavorare per cercare di superare i limiti dell’attuale frammentazione politica, andando al di là dell’attuale fase di impasse per scongiurare il pericolo di un ritorno alle urne”.
Infatti e rischioso, pericoloso e dannoso, per tutti i valdostani, costruire maggioranze “che si basino unicamente su calcoli aritmetici”. Anche per questo l’Uv ritiene “indispensabile lavorare a delle intese che consentano di costituire una maggioranza sulla base di un’ampia condivisione programmatica partendo dai principi dello Statuto Speciale di Autonomia attorno ai quali possono riunirsi le forze politiche che si riconoscono nei principi Autonomisti, Federalisti e dell’Autogoverno”.
In questo senso l’Union Valdôtaine propone alle “diverse sensibilità politiche di lavorare, congiuntamente, alla costruzione di un progetto programmatico di legislatura per la Valle d’Aosta”. Tra le righe si può leggere che l’Uv è disponibile a favorire il confronto ed il dialogo dando segni di discontinuità cn il pre e post elezioni sollecitati da più parti.
L’Uv potrebbe, tra l’altro, modificare la Commissione politica per le consultazioni dalla quale potrebbe uscire Ennio Pastoret, segretario dimissionario e reggente fino al congresso d’autunno.
Solo così la proposta “alle forze politiche che vogliono condividere questo percorso, di operare in questo senso, in tempi rapidi, per dare una governabilità alla Valle d’Aosta e una solida prospettiva a medio e lungo termine all’intera Comunità valdostana” può essere raccolta dai destinatari.