Ha 13 anni lo skater aostano che risponde alla lettera di una nostra lettrice che in questi giorni tanto ha fatto discutere - e in più di un caso ha scaldato gli animi - diversi cittadini.
Correttamente, il giovanissimo skater si rivolge direttamente all'autrice dello sfogo e Aostacronaca integralmente pubblica:
"Volevo dirle che io rispetto la sua persona e il lavoro che fa, tuttavia mi sento in dovere di rispondere a questa lettera poiché anche io sono uno dei numerosi skater di Aosta.
Volevo iniziare dicendo che io ero presente alla 'fastidiosa' discussione tra noi skaters e l'autrice della lettera (che di fastidioso c'era solo il modo in cui si rivolgeva a noi con toni sarcastici). Successivamente, siccome nella lettera lei ha scritto: "qualche ironia verso la vecchia carampana", ora vorrei spiegare meglio: da quel che ho sentito in mezzo al gruppo che discuteva con la signora, non le è stato rivolto nessun insulto ironico che potesse offendenderla o che la definesse una "carampana".
Lei ha poi continuato riprendendo il discorso sul luogo in cui noi pratichiamo questo sport per passione e divertimento. Noi, non avendo nessun vero e proprio posto ad Aosta dove praticarlo, usufruiamo del piazzale della Regione per praticare lo skate, la nostra semplice passione. (Gli skatepark in Valle d'Aosta ci sono, anche se ridotti in uno stato pietoso, ma per raggiungerli bisogna pagare pulman o mezzi di trasporto, alle volte costosi, per raggiungere località anche lontane da Aosta città).
Io ritengo questa una occasione preziosa per costruire uno skatepark in sede ad Aosta, per fare sì che questo fastidioso rumore che noi provochiamo tutti i giorni nella piazza cessi di esistere e per far sì che il nostro gruppo di ragazzini possa divertirsi senza infastidire nessuno, a casa o sul luogo di lavoro. Che è proprio quello che dovrebbe fare l'amministrazione regionale, avendo il compito di fornire alla comunità strutture idonee al soddisfacimento e alla realizzazione di ogni individuo in società.
Lo skatepark, da quel che so, dovrebbe essere già finanziato da una un fondo di 40 mila euro, affidati alla Cittadella dei Giovani che lo costruirà in un'area adiacente alla sua struttura sebbene il progetto non sembra affatto essere stato avviato.
Io, essendo uno skater che frequenta il piazzale della Regione, faccio trick tutto il giorno e riguardo ai passanti che percorrono la piazza, nel mio caso, li lascio passare e chiedo umilmente scusa se li mai avessi accidentalmente urtati.
L'immondizia, di cui parla la Signora, non è una giustificazione valida dato che posso assicurare che noi skaters siamo i primi a litigare con coloro che lasciano rifiuti nel piazzale e nel caso qualcuno del nostro gruppo lasci rifiuti in giro, siamo i primi a raccoglierle per nostro conto.
Io, avendo solo 13 anni, non me ne intendo tanto di queste cose, ma non mi sembra opportuno chiamare le Forze dell'ordine per farci andare via, basta parlare e chiarire con noi, senza farci pagare i soliti 25 euro di multa che siamo costretti a sborsare solo perché facciamo quello che ci piace.
È proprio per questo motivo che, secondo me, la Valle d'Aosta ci dovrebbe dare una mano a costruire luoghi dove praticare la nostra passione, ma che per sfortuna ancora non esistono".
Commenta il direttore:
Gentile, giovanissimo concittadino; nell'accogliere con soddisfazione il tuo sincero e aperto intervento sul 'caso skateboard', voglio ricordarti che in realtà uno skatepark ad Aosta c'era, seppur minimale e distante dal centro: era nella zona del Montfleuri, ma è stato chiuso perchè ridotto in stato di abbandono. La buona notizia è che presto ne sorgerà uno nel piazzale antistante la Cittadella dei Giovani. La vicesindaco di Aosta, Antonella Marcoz, ha assicurato che avrà caratteristiche in grado di soddisfare le esigenze degli skaters e almeno per ora non c'è ragione di non crederle.